By Giuseppe Falco (per ith24)
Rompe gli indugi Silvia Romano, la cooperante rapita in Kenya e liberata dopo 18 mesi di prigionia grazie ad un cospicuo riscatto versato ai terroristi.
Sceglie Facebook: “Non vedevo l’ora di scendere da quell’aereo, per me contava solo riabbracciare le persone più importanti della mia vita, sentire il loro calore e dirgli quanto le amassi, nonostante il mio vestito”,
E ancora: “Vi chiedo di non arrabbiarvi per difendermi, il peggio per me è passato. Godiamoci questo momento”.
Poi nota: “Grazie anche a chi non era un amico, ma un conoscente o uno sconosciuto e mi ha dedicato un pensiero. Sntivo che loro e voi avreste guardato il mio sorriso e avreste gioito insieme a me perchè alla fine io sono viva e sono qui. Sono felice perchè ho ritrovato i miei cari ancora in piedi, grazie a Dio, nonostante il loro grande dolore. Perchè ho ritrovato voi tutti pronti ad abbracciarmi. Io ho sempre seguito il cuore e quello non tradirà mai”,
Silvia tira in ballo Dio, ma quale Dio? Non una parola sul telo verde.