“Non ho nessuna intenzione di andare allo scontro con il governo, è il governo che vuole fare uno scontro con me e io voglio sottrarmi. C’è stata una personalizzazione insopportabile. Ci sono dei giudici che cercano di fare il loro lavoro e c’è stato un pronunciamento unanime di tutte le comunità dei giuristi, dall’Unione delle camere penali alle associazioni dei professori di diritto dell’Unione europea: tutti hanno sostenuto che sulla supremazia del diritto europeo non ci si può fare nulla”. Così la presidente di Magistratura democratica Silvia Albano, giudice della sezione immigrazione del tribunale di Roma.
“La riforma della giustizia, nel combinato disposto con la riforma sul premierato, pone effettivamente un problema perché la nostra Costituzione prevede degli organi di garanzia, come la Corte costituzionale, il Csm”, ha spiegato la presidente di Magistratura Democratica, intervenendo al convegno per il 60 anni di Md.
“I costituenti hanno creato un sistema di pesi e contrappesi che doveva garantire che non ci fosse più una situazione in cui una maggioranza di governo potesse agire senza limiti di legalità”, ha continuato puntando l’attenzione sulle conseguenze di “una legge elettorale maggioritaria in Costituzione” sugli organi di garanzia. “Non stiamo a difendere nessun privilegio, l’indipendenza della magistratura è la garanzia di tutelare i diritti di tutti i cittadini. Oggi tocca ai migranti, domani chissà, potrebbe accadere a ciascuno di noi”, ha concluso.