Sentenza di Cagliari, Casaleggio stappa la Moet e licenzia Conte: “M5S senza un capo politico”

Casaleggio junior può cantare vittoria. Il lungo post sul blog delle Stelle di commento alla decisione della Corte d’Appello di Cagliari è un duro colpo per la dirigenza pentastellata. E allomtana il sogmo di Conte.

La piattaforma Rousseau affila le armi, confortata dalla decisione dei giudici sardi. “La sentenza della Corte d’Appello di Cagliari che ha rigettato il ricorso dell’ex capo politico Vito Crimi conferma quanto diciamo da sempre. Ovvero che l’Associazione Movimento 5 Stelle non ha alcun rappresentante legale politico. Né un soggetto legittimato ad amministrare e o rappresentare il Movimento», scrive Rousseau. In altre parole i 5Stelle sono senza un capo politico legittimato a decidere.

“Il Movimento 5 Stelle in oggi non è in grado di esprimere alcuna volontà e chiunque decida di impegnare il Movimento rispetto a qualunque atto di ordinaria o straordinaria amministrazione, parla a titolo personale. Almeno fino a che non sarà eletta, con le modalità previste in Statuto, la nuova governance collegiale paritaria a 5 componenti, chiamata Comitato direttivo”. E ancora, prosegue la nota di Rousseau, “le espulsioni fatte dai capigruppo di Camera e Senato su indicazione di un ex capo politico, sprovvisto di poteri di guida politica, sono chiaramente viziate. Potrebbero essere annullate. E impegnano la responsabilità personale di coloro che, esercitando un potere non posseduto, le hanno disposte”.

Questo comporta anche l’illegittimità del nuovo regolamento del trattamento economico degli eletti del Movimento 5 Stelle. Poiché deliberato esclusivamente dal Comitato di garanzia, ma non su proposta dell'(assente) Comitato direttivo. In altre parole, nella già complessa trattativa tra M5s e Rousseau, la Corte sarda dà “ragione” a Davide Casaleggio. E di  fatto il M5s si trova costretto ad eleggere un nuovo organo di rappresentanza per poter imporre la nuova leadership. Fino ad allora rimarrà come curatore speciale, l’avvocato Silvio De Murtas, scelto da tribunale di Cagliari.

Inoltre, evidenzia Rousseau, “diversi esponenti del Movimento 5 Stelle stanno segnalando l’opportunità della permanenza in carica dell’attuale Comitato di Garanzia. Che ha determinato questa spiacevole situazione e messo in grave imbarazzo l’Associazione del Movimento 5 Stelle”. Lo stallo creatosi con il pronunciamento della Corte potrebbe essere superato “mediante la nomina del Comitato direttivo? Forse, ma chi potrà candidarsi al Comitato direttivo e come dovrebbe avvenire il voto?”. Lo chiede l’Associazione Rousseau sul Blog delle Stelle. Ricordando che, secondo statuto, ogni votazione deve essere fatta sulla piattaforma Rousseau dell’Associazione Rousseau”. Ancora peggio la guerra dei soldi. “Nonostante le promesse – conclude la no profit di Casaleggio –  il Movimento non ha onorato i suoi debiti e i fornitori aspettano ancora, dopo ormai molto tempo, di essere pagati”.

Rabbia e disorientamento assalgono i parlamentari 5Stelle dopo la decisione della Corte d’Appello di Cagliari. “Quindi siamo senza un capo politico?”, si chiedono alcuni deputati riuniti nel cortile di Montecitorio. Interrogativi che si rincorrono anche nelle chat. “E adesso che succede?”, chiede spaesata una grillina. “Reintegriamo tutti gli ultimi espulsi? Votiamo Conte?”. Quesiti che, almeno per ora, sembrano cadere nel vuoto.

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