Il M5s ha distrutto la Scuola. La Ascani: “presentato il documento di indirizzo al comitato tecnico scientifico”

Andrà tutto bene. E’ il mantra del ministero di viale Trastevere in mezzo al caos della gestione della riapertura delle scuole. L’ultima notizia, nella rincorsa di stop and go, arriva dalla viceministra Anna Ascani.

Che su Facebook annuncia baldanzosa. “Abbiamo inviato poco fa al Comitato tecnico scientifico il documento di indirizzo. Per la ripresa delle attività in presenza per la fascia 0-6. Come ministero dell’Istruzione abbiamo coordinato il lavoro. Che è stato condiviso con Ministero della Salute, Funzione Pubblica, Famiglia, Regioni e Anci, ciascuno secondo le sue competenze”.

Nella stesura del testo – precisa la vice della Azzolina – si è tenuto conto anche di quanto emerso nella discussione di due importanti tavoli di ascolto. Con scuole paritarie, gestori, associazioni e sindacati. Agli esperti del Comitato – prosegue Ascani – abbiamo chiesto alcuni pareri specifici per la tutela della salute dei bambini. E del personale.

Non appena avremo le risposte ed il via libera del Cts, porteremo il testo in Conferenza unificata e lo renderemo pubblico per garantire la riapertura”. “I bambini più piccoli hanno sofferto più di altri il lockdown e il forzato isolamento. Vogliamo tornare a garantire a tutti loro il diritto all’istruzione e alla socialità”, conclude la Ascani.

E per i grandi? Siamo ancora al valzer degli impegni solenni e delle attese.

Intanto il commissario straordinario all’emergenza covid, Domenico Arcuri, frena. “A fine agosto è prevista una verifica dello stato dell’epidemia.

E delle misure di protezione e anche delle mascherine”. Così in audizione in Commissione Cultura in merito all’avvio dell’anno scolastico 2020-2021. “L’esperienza degli altri paesi europei ci sta insegnando che la pandemia ha un andamento imprevedibile. Dobbiamo essere orgogliosi del fatto che siamo riusciti a contenerla. Ma non sappiamo se riusciremo a contenerla nel prossimo futuro. Iin che condizioni ci troveremo il 14 settembre.

E  immagino che il Cts dovrà fare i conti con il reale stato dell’epidemia in quel momento. Dipenderà molto dalle condizioni in cui ci troveremo nel momento in cui le scuole riapriranno”.

Insomma se si riaprirà sarà nell’incertezza. Lo denuncia Fabio Rampelli. “Le esternazioni del ministro all’Istruzione non fugano i dubbi sulla scarsa qualità del suo operato.

La confusione sulla didattica mista. Sulle promozioni automatiche che hanno demotivato gli studenti. Sulla ripresa a settembre da remoto. Sui separé in plexiglas. Sugli insulti alle scuole pubbliche paritarie. Sui doppi turni lasciano poco margine d’interpretazione. Il 14 settembre si riaprirà nell’incertezza. Sempre che non intervengano ripensamenti ulteriori con la calura estiva”.

Pubblicato da edizioni24

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