Scuola, emergono nuovi dubbi: un altro anno con le mascherine? Interviene il Cts

Le mascherine a scuola resteranno con ogni probabilità anche per il prossimo anno. Il Cts oggi ha chiarito che il distanziamento deve essere la chiave della didattica in presenza e che, quando questo non sia possibile, si dovrà ricorrere alle «mascherine chirurgiche».

«Il Cts ritiene assolutamente necessario dare priorità alla didattica in presenzaper l’anno scolastico 2021/2022, non solo come strumento essenziale per la formazione degli studenti, ma anche come momento imprescindibile e indispensabile nel loro percorso di sviluppo psicologico, di strutturazione della personalità e dell’abitudine alla socializzazione, la cui mancanza può negativamente tradursi in una situazione di deprivazione sociale e psico-affettiva delle future generazioni», si legge nel verbale del Comitato Tecnico Scientifico in risposta ai quesiti del Ministero dell’Istruzione, dove si raccomanda prima di tutto il «distanziamento, ma dove questo non sia possibile, resta fondamentale mantenere le altre misure, a partire dall’uso delle mascherine di tipo chirurgico nei luoghi chiusi».

Ora, poiché il tema delle classi pollaio, come più volte denunciato dai presidi, resta sul tavolo, è evidente che la mascherina in moltissime situazioni non sarà la seconda opzione, ma la prima. Il Cts, inoltre, considera «essenziale» proseguire la campagna di vaccinazione dei docenti e inserire fra le categorie da vaccinare «prioritariamente» anche gli «studenti di età eguale o superiore ai 12 anni». Il portavoce del Cts e presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, quindi, ha rivolto un appello a tutti i docenti affinché «si vaccinino prima dell’inizio delle lezioni».

Pubblicato da edizioni24

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