Scorta a giornalisti di sinistra che si candidano, e la negano a Capitano Ultimo Ma ci pensa Frattini

By Gaetano Daniele

L’italia, a più riprese, dimostra di non essere un paese normale. Per carità. La scorta si assegna su dati oggettivi e va sempre rispettato il parere delle commissioni. Però, a volte, sorgono dei dubbi. Proprio alcuni giorni fa, abbiamo assistito alla partecipazione in piazza a Bologna del giornalista sotto scorta Sandro Ruotolo, a sostegno delle sardine. Probabile candidato alla guida della regione Campania. Un giornalista che ha sfidato i clan camorristici, ma che oggi, si aggira indisturbato tra piazze e campagne elettorali. Dall’altro lato, assistiamo ad un vero tira e molla, se riassegnare o meno la scorta a Capitano Ultimo, un uomo che con la sua squadra ha stanato mafiosi del calibro di Totò Riina a Provenzano. Ecco, due pesi e due misure?

Ma finalmente, una buona notizia. Un atto di giustizia per Capitano Ultimo. Nulla a togliere a Ruotolo e a Saviano. Una decisione arrivata dal Presidente del Consiglio di Stato, Franco Frattini, che ha sospeso l’esecutività della pronuncia del Tar, che aveva revocato la scorta a Sergio De Caprio, che “deve essere garantito” un livello di protezione per il militare che arrestò Totò Riina.

Ora l’auspicio è che cessi questo ostruzionismo nei confronti di un carabiniere valoroso. E sarebbe utile una fine del contenzioso che vedrà la discussione di merito proseguire il 20 febbraio in vista delle decisione definitiva collegiale.

Bisigna, nel contempo, anche comprendere il motivo della decisione presa ieri sera dal Consiglio di Stato. In pratica si è posta l’attenzione su uno dei recenti episodi di intimidazione nei confronti di De Caprio. Una busta con un  messaggio minatorio recapitata presso un volontario della associazione “Volontari Capitano Ultimo onlus”. Anche il Tar Lazio aveva ritenuto “rilevante” il fatto, disponendo una relazione da cui risulta che le indagini sono in corso.

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