Schiaffo a Macron, l’istinto dell’uomo gli costano quattro mesi di carcere

Costerà molto caro a Damien Tarell lp schiaffo rifilato al presidente Macron.. Il 28enne, infatti, dovrà restare in carcere per quattro mesi dopo che oggi un tribunalelo ha dichiarato colpevole in un processo per direttissima. Complessivamente, riferiscono i media francesi, il verdetto fissa a 18 i mesi di reclusione a carico di Tarel. Quattro da scontare in cella mentre i restanti 14 sono con la condizionale. Significa che non li sconterà se in un lasso di tempo lo schiaffeggiatore di Macron non commetterà reati. In tal caso, alla pena che gli venisse irrogata si aggiungerebbero anche l’anno e due mesi comminatigli dall’odierna sentenza.

Ma pesante sarà anche il percorso che Tarel dovrà affrontare una volta uscito dal carcere. Il 28enne sarà infatti inlibertà vigilata per due anni durante i quali avrà l’obbligo di lavorare o seguire un corso di formazione. In più dovrà ricevere cure psicologiche e non potrà commettere alcuna infrazione. Inoltre, non potrà possedere armi per cinque anni, sarà privato di diritti civici per i prossimi tre anni e interdetto per sempre da ogni funzione pubblica. Si tratta, come si vede, di sanzioni molto pesanti, quasi esemplari. È evidente che non c’è solo la volontà di applicare rigorosamente la legge, ma anche di scoraggiare eventuali emulatori.

La Francia di Macron, com’è noto, è da tempo attraversata da forti tensioni sociali. La rabbia dei gilets jaunes (i gilet gialli) ha devastato per settimane Parigi. Solo l’irruzione della pandemia ha bloccato gli appuntamenti che vedevano ogni sabato la Capitale messa a ferro e a fuoco da persone, gruppi e categorie che imputavano direttamente a Macron una gestione della crisi finanziaria troppo punitiva per i cetisocialmente più esposti. La preoccupazione che Tarel possa essere l’inizio di una nuova insorgenzapreoccupa non poco i francesi. Lo stesso imputato ha ammesso di essere vicino a quel movimento, sebbene, abbia aggiunto, «contro il presidente ho agito d’istinto».

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