Saman, colpo di scena del padre: “Mia figlia è viva, è in Belgio”. Fermato un cugino in Francia

Saman Abbas è sparita da settimane, e solo ora il padre parla: «Mia figlia è viva, l’ho sentita, è in Belgio». Intanto però, gli agenti d’oltralpe fermano un cugino della 18enne pakistana scomparsa da Novellara (nel Reggiano): era in Francia e forse stava fuggendo in Spagna. Le indagini sulla scomparsa di Saman Abbas proseguono senza sosta. E oggi si aggiornano a due importanti novità. La prima, riferita tra gli altri dalla Adnkronos, riguarda il fermo di uno dei due cugini della ragazza, arrestato in Francia, con la collaborazione del Servizio di Cooperazione Internazionale della Direzione Centrale della Polizia Criminale del ministero dell’Interno. Dopo la scomparsa della giovane pachistana, infatti, gli inquirenti al lavoro sul caso hanno esteso le ricerche degli indagati anche sul territorio dell’Ue. Con l’inserimento di una richiesta di controllo di polizia, possibile secondo gli accordi di Schengen.

Nei giorni scorsi, le indagini in corso hanno segnalato che uno dei ricercati si trovava in Francia già il 21 maggio. Così la polizia d’oltralpe ha individuato e bloccato l’uomo, un cugino di Saman: Ikram Ijaz, che si trovava a bordo di un Flexibus, partito da Parigi e diretto a Barcellona. Il sospettato cercava, presumibilmente, di raggiungere alcuni parenti in Spagna. Non essendo però in regola con i documenti, gli agenti francesi hanno provveduto a trattenere l’uomo in un centro di identificazione e poi lo hanno arrestato ieri a Nimes.

Gli elementi raccolti a suo carico, condivisi dall’autorità giudiziaria, hanno indotto le autorità all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere perché ritenuto responsabile, in concorso, dell’omicidio e dell’occultamento di cadavere della giovane. L’autorità giudiziaria ha anche emesso un mandato europeo di arrestoche, attraverso il Servizio di Cooperazione, è stato inviato all’organo di Polizia francese competente. Le operazioni di estradizione saranno avviate lunedì ma non si esclude una trasferta in Francia per sentire immediatamente l’arrestato.

Intanto, di Saman non c’è traccia. La la diciottenne pachistana sparita nel nulla da quasi un mese a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, sembra letteralmente svanita nel nulla da quando, dopo qualche mese trascorso in una comunità protetta, la ragazza ha deciso di tornare a casa e rientrare in famiglia. Una famiglia dalla quale si era messa a riparo volendo sottrarsi all’obbligo di un matrimonio combinato con un cugino pakistano. Nozze decise dai genitori: un sopruso che fa capo a una tradizione ancestrale a cui Saman ha opposto un netto rifiuto, chiedendo per questo aiuto ai servizi sociali.

Peccato che, una volta uscita dallo schermo protettivo e rientrata in casa, della ragazza non si sia saputo più nulla. I timori del sindaco della cittadina reggiana, sollecitato dai sospetti degli assistenti sociali, hanno portato alla luce il caso. E ora gli inquirenti indagano per omicidio e occultamento di cadavere. Un’ipotesi che ad oggi, dopo il rinvenimento di un video delle telecamere di sorveglianza, che hanno registrato i familiari di Saman con pale e attrezzi da lavoro nei campi vicino casa della giovane. Ancor di più, dopo l’arresto di un cugino in fuga all’estero: i fatti non possono che corroborare la drammatica teoria investigativa.

Una pista che il padre di Saman, Shabbar Abbas, partito frettolosamente con il resto della famiglia alla volta del Pakistan, prova a smentire e screditare. Tanto che oggi, parlando con il Resto del Carlino, il genitore della diciottenne pachistana sparita nel nulla da quasi un mese da Novellara, dichiara: «Il 10 giugno sono a Malpensa. Torno e spiego tutto ai carabinieri. Mia figlia è viva, l’ho sentita l’altro ieri». Secondo il padre, che è attualmente indagato dai carabinieri, la ragazza sarebbe in Belgio. «L’ho sentita su Instagram. Ma non so se torna in Italia», aggiunge. Dovremmo credergli? Per ora un dato è certo: la svolta sembra dietro l’angolo.

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