Salvini: “Più tentano di dividerci e più ci uniscono. Con Giorgia ci sentiamo sempre”

Smentisce tutte le ricostruzioni costruite a tavolino per gettare ombre sul governo. «Giorgia Meloni, fa un grande lavoro», ha detto il ministro Matteo Salvini, intervenendo alla prima giornata della scuola politica della Lega a Palazzo Castiglioni a Milano. «Con Giorgia ci sentiamo tutti i giorni. Ieri, anche se lei era a Bruxelles, ci siamo sentiti. Più cercano di dividerci, più ci uniscono».

La compattezza del centrodestra è nei fatti, Lo dimostrano i comuni obiettivi da raggiungere. «No allo stadio, No alla Tav, No alla Tap, No alla Flat Tax … c’è qualcuno che riesce perfino a dire che la priorità non è abbassare le tasse. Cretino, perché evidentemente hai dieci milioni di euro in tasca. Abbassare le tasse e una priorità mia, della Lega e del governo».

Lo stesso dicasi su altri temi. «Il Ponte sullo Stretto costa come un anno di reddito di cittadinanza. Io credo che i soldi sia meglio usarli per qualcosa che resta nel nostro Paese, che crea mobilità, velocità e che crea soprattutto risparmio ambientale», ha aggiunto Salvini. «Come si fa a dire che le opere pubbliche non sono la priorità? Il ponte di Messina da solo non salva il Paese, servono il ponte di Vigevano e i ponti sul Po. Ma non occorre uno scienziato per capire che se stiamo investendo 11 miliardi di euro per accelerare la ferrovia tra Palermo e Messina e altri miliardi di euro per accelerare la ferrovia tra Salerno e Reggio Calabria, dove poi il treno si ferma, spendiamo miliardi per far arrivare un treno velocemente e poi con quei tre chilometri lì in mezzo (dello stretto, ndr) ci fumiamo tutta la velocità». Per questo «una persona normale fa un ponte che collega la Sicilia a Roma, Milano e Berlino».

«Anche tra mille anni potremo parlare di tutto, ma non potremo parlare di niente, se non ci fossero delle mamme e dei papà», ha affermato Salvini. «Ci sono delle mamme e dei papà che hanno sfidato mille problemi e hanno messo al mondo dei figli. Senza una mamma e un papà non saremmo a fare questo convegno. Auguri alle mamme e ai papà e ai figli.

«Arrivo qua dopo 10 ore passate ieri nell’aula bunker di Palermo nel banco degli imputati. Aver difeso i confini del mio Paese secondo qualcuno è un reato. Per me è un dovere, perché l’immigrazione va controllata», ha puntualizzato Salvini. «Ne è valsa la pena? Sì, perché nel mio piccolissimo posso essere protagonista di un cambiamento del Paese. La vita si divide tra quelli che fanno e quelli che commentano quelli che fanno. Quelli che si prendono la responsabilità e gli altri che per non rischiare di sbagliare stanno un passo indietro e commentano quello che fanno gli altri. Se fai sbagli, ma dall’orrore può nascere qualcosa di buono».

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