Salvini chiama Berlusconi: per il Quirinale faremo nome di alto profilo, la sinistra non ponga veti

Centrodestra in stallo sul Colle, almeno per il momento è tutto rinviato a domani. Quando Lega, Fdi, Fi e i ‘centristi’ della coalizione riuniranno i rispettivi ‘grandi elettori’ per fare il punto e decidere se presentare scheda bianca o meno. Allo stato, dopo il passo indietro di Berlusconi non ci sarebbe nessun accordo su un candidato condiviso.

Matteo Salvini ha sentito al telefono il Cavaliere, e ha detto di averlo trovato bene e sereno. Quindi prova a rassicurare tutti: ‘Si stanno vagliando proposte di alto profilo, donne e uomini, ”sulla cui levatura difficilmente qualcuno potrà porre veti”. “Dopo la straordinaria generosità di Silvio Berlusconi, il centrodestra è al lavoro nella certezza che – nell’interesse del Paese – da sinistra non ci saranno No o veti incrociati come avvenuto fino a ieri. Siamo pronti a proporre donne e uomini di altissimo profilo“. Il nome di Casini, avverte, “non è una proposta del centrodestra” che – assicura- sarà compatto dall’inizio alla fine.

Circolano i nomi già sentiti e apparsi sulla stampa negli ultimi giorni: Marcello Pera, Franco Frattini, Giuliano Amato, Pier Ferdinando Casini. E per le quote rosa Letizia Moratti e Elisabetta Alberti Casellati. Forse, come sempre capita in questi casi, potrebbe spuntare anche un nome ‘coperto’ per non bruciarlo al momento utile. Ma è netta la sensazione che il Mattarella bis resti in piedi, così come non sembra affatto tramontata l’ipotesi Draghi, nonostante il ‘no’ del Cav.

A quanto si apprende da fonti parlamentari oggi non ci sarà nessun vertice in presenza o da remoto, tutto è rinviato a domani mattina, prima dell’inizio delle votazioni alla Camera, dove arriverà anche Umberto Bossi da Gemonio. Proprio il Senatur, alla messa di Natale pronosticò che il ”prossimo capo dello Stato non sarebbe stato né Draghi, né Berlusconi, ma Casini”. Vigilia di riflessione, insomma, tra contatti, telefonate per lo più, forse anche incontri bilaterali. ”Tutti sentono e vedono tutti”, dice a mezza bocca un big centrista che sta partecipando alla trattativa.

Salvini alla Camera ha incontrato alcuni dirigenti del Carroccio, a partire dai capigruppo, e poi ha visto i delegati regionali e i governatori leghisti.

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