Salone del libro, Fratoianni da voltastomaco: ignora la violenza sulla Roccella e attacca la Montaruli

Dopo il delirio andato in scena oggi al Salone del libro di Torino, con la contestazione di un manipolo di facinorosi sedicenti ambientalisti, supportati da collettivi di femministe che inneggiano all’utero in affitto, che hanno impedito al ministro Roccella di parlare, la sinistra parlamentare e non, a cui questi mondi contestatari si rivolgono – e di cui sono emanazione – non riesce a fare altro che rigirare la frittata. Primo della fila Nicola Fratoianni. Il quale, mentre compagni e compagnia cantante tacciono su quanto accaduto al ministro Roccella, con una incredibile faccia tosta ne approfitta addirittura per inveire contro la parlamentare di FdI, Augusta Montaruli. La quale, commentando il sopruso inferto alla kermesse torinese al ministro della Famiglia, ha sostenuto: «Il direttore Lagioia è andato via balbettando senza permettere a un ministro di parlare. E questo è vergognoso. Ed è ammazzare il pluralismo di cui il Salone è regno».

Apriti cielo… A Fratoianni non sembra vero di poter commentare l’accaduto di Torino senza commentare la violenza del gesto inferto al ministro. E, naturalmente, senza esprimere la solidarietà che dovrebbe alla Roccella costretta a congedarsi dalla kermesse per la violenza dei contestatori. E così, rifugiandosi in calcio d’angolo, il segretario di Si si attacca alle parole della deputata di Fratelli d’Italia, strumentalizzandole e stravolgendone forma e contenuto. Un modo sibillino di ribaltare la situazione, e buttare tutto in caciara, puntando il dito contro chi s’indigna per quanto accaduto. Assolvendo e martirizzando peraltro, di contro, chi – il direttore della kermesse torinese Lagioia, in testa a tutti – aveva la responsabilità di evitarlo. E urlando, con l’occasione, alla congiura…

Così, puntando sempre al dito, piuttosto che alla luna che sta indicando, nella querelle l’immancabile Fratoianni interviene lancia in resta – anzi a rullo di tamburo –. Il  segretario di Sinistra italiana, infatti, non spreca un cinguettio del suo tweet per dire la sua sui manifestanti che hanno impedito la possibilità di un democratico confronto e di un dialogo costruttivo. Ma dall’alto del pulpito social da cui si erge, si scaglia contro la deputata Montaruli tuonando: «A destra hanno talmente voglia di epurazioni che ormai non si nascondono neanche più».

Un’arroganza inqualificabile, quella ostentata dall’esponente di una sinistra disconosciuta dagli elettori, e ridotta a riperticare slogan e a evocare fantasmi inesistenti, con cui Fratoianni tenta un’ultima, disperata, strategia di distrazione di massa. Esperimento fallito. Grida più il silenzio sulla bufera di oggi che un commento che vorrebbe scatenare una tempesta in un bicchier d’acqua…

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