Roma, bimba di un anno morta in auto: è stata dimenticata nel seggiolino

Ogni tentativo di salvarle la vita da parte dei soccorritori è risultato purtroppo vano: una bambina di un anno è deceduta all’interno di un’autovettura posteggiata lungo una strada di Roma.

Il tragico episodio si è verificato nel pomeriggio di oggi, mercoledì 7 giugno quando, stando alle prime ricostruzioni, sarebbero stati alcuni militari dell’Esercito di stanza nella cittadella delle forze armate del quartiere romano di Cerignola a notare la bimba dentro un veicolo posteggiato al lato della strada in via dei Fucilieri. Uno degli uomini accorsi sul posto ha sfondato un finestrino dell’auto per portare soccorso alla piccola, che in quel momento era già priva di sensi.

Il personale medico delle ambulanze giunte sul posto dopo le segnalazioni inoltrate al 118 dai militari ha cercato in ogni modo di rianimare la bambina e di salvarle la vita. Purtroppo, tuttavia, ogni tentativo è risultato vano. In via dei Fucilieri sono giunti anche i carabinieri della stazione Roma Cecchignola e i colleghi del VII nucleo investigativo di via in Selci, che hanno provveduto a recitare l’intera zona per consentire agli investigatori di effettuare i rilievi del caso. La vettura è ovviamente stata posta sotto sequestro.

Il sospetto degli inquirenti è che la bimba sia stata lasciata da sola in auto da uno dei due genitori, ma chiaramente le indagini per ricostruire l’intera vicenda sono tuttora in corso. A rendere plausibile tale ipotesi, stando a quanto riferito da Sky Tg24, il fatto che la piccola stamani era attesa all’asilo da lei frequentato, dove tuttavia non è mai arrivata.

Sconvolti i genitori della piccola. Stando alle ultime indiscrezioni, il papà della bimba è un carabiniere in servizio presso una struttura dello Stato maggiore della Difesa. L’uomo avrebbe dovuto portare la figlia all’asilo interno per i dipendenti del ministero della Difesa, ma qualcosa non è andato come previsto. Quando la madre della bambina si è presentata alle porte della scuola per l’infanzia per prendere la minore, le è stato riferito che quest’ultima non si trovava lì. Da qui la straziante scoperta. La donna ha infatti notato l’auto del marito, e al suo interno si trovava la piccola.

Interpellato da AdnKronos saluteAlberto Siracusano, docente di psichiatria all’università Tor Vergata di Roma, spiega che tragedie come queste potrebbero essere legate “a una forma dissociativa del genitore alla guida dell’auto”. La proposta di Siracusano è quella di “inserire, durante i corsi di formazione pre-parto per i genitori, specifiche informazioni per ricordare che è un’evenienza possibile e che ciascuno deve adottare strategie di prevenzione. Anche il pediatra può essere un punto di riferimento per informare sul tema”.

Troppi i casi come questo, tragedie immani per una famiglia. “Si tratta di uno sganciamento tra i vari livelli di coscienza che noi abbiamo e che porta a non ricordare una cosa che ciascuno penserebbe di non poter dimenticare mai, come la presenza di un figlio”, prosegue il professore. “Ma purtroppo accade. Anche se ci sembra impossibile, la nostra mente, per diverse motivazioni può andare incontro a meccanismi dissociativi”.

Pubblicato da edizioni24

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