[Roba da Bonafede] I carcerati fanno le rivolte, e gli agenti penitenziari vengono indagati: 44 avvisi di garanzia a S. Maria C. V. [Video]

Ith24-Edizioni24

Occhio che se nelle carceri scoppia una rivolta e scappano menando e minacciando di morte agenti e passanti, ad essere indagati non sono i carcerati, ma gli agenti di polizia penitenziaria. Infatti, quarantaquattro agenti della penitenziaria in forze al carcere di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, hanno ricevuto avvisi di garanzia in merito alle rivolte delle carceri. Agli agenti vengono contestati presunti pestaggi che sarebbero avvenuti in occasione delle rivolte scatenate nelle carceri in piena pandemia. Fra i reati vi sarebbe anche quello di tortura. Forse dovevano aprire i cancelli, e dire: prego, accomodatevi. Una sigaretta?

Ma a destare imbarazzo sono state le modalità di notifica da parte dei carabinieri in borghese, oggetto di una vera e propria “spettacolarizzazione”, secondo quanto denunciato dal Sappe, il sindacato della penitenziaria. “Anziché farlo all’interno del penitenziario, con tutte le garanzie, si è assistito al fermo da parte dei militi dell’Arma di chiunque entrava e usciva dal carcere per identificazione”. Una “situazione incredibile e assurda. Accaduta davanti ai familiari dei detenuti, senza alcun senso se non quello di determinare la ferma protesta dei poliziotti penitenziari”.

Alcuni agenti, infatti, sono saliti sul tetto del carcere per protesta. Inoltre, tra penitenziaria e carabinieri si sono anche riferiti momenti di tensione. Di certo, in un video diffuso sul canale youtube “Polizia penitenziaria” si percepisce tutta la rabbia degli agenti.

Sulla questione è intervenuta anche la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che tuona: “In una una Nazione normale lo Stato, all’indomani delle rivolte nelle carceri, organizzate dalla criminalità organizzata, avrebbe agito tempestivamente e punito in maniera esemplare i responsabili. Con processi per direttissima e revoca di massa dei benefici penitenziari come chiesto da FdI. In Italia invece arrivano incredibilmente e vergognosamente gli avvisi di garanzia alla Polizia Penitenziaria”.

“È cosa grave, il compito di notificarli viene affidato ad un altro Corpo dello Stato, i Carabinieri. Fratelli d’Italia esprime solidarietà agli agenti della Polizia Penitenziaria, ai Carabinieri e a tutte le nostre forze dell’ordine che, con mezzi inadeguati, difendono la libertà e la nostra sicurezza. Anche per questo indegno epilogo delle rivolte nelle carceri, ricorderemo Alfonso Bonafede ministro della Giustizia”. Chiude Meloni.

Ma anche il leader della Lega Matteo Salvini, non le manda a dire: “incredibile”.  “Ho rimandato tutti gli impegni del pomeriggio e parto subito per la Campania, per portare la mia (e vostra) solidarietà alle donne e agli uomini in divisa che, invece di essere ringraziati, finiscono indagati. È una vergogna”.

Pubblicato da edizioni24

Pubblicato da ith24.it - Per Info e segnalazioni: [email protected]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.