Rivoluzione nelle bollette: “Ogni trenta giorni”. Ecco le novità

Per far fronte al caro energia, sarà possibile pagare le bollette del gasmensilmente e non trimestralmente così da poter “spalmare” i costi ogni 30 giorni invece di versare in un’unica soluzione il pagamento di tre mesi e venire incontro alle difficoltà delle famiglie: è quanto ha stabilità l’Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente).

È stata quindi accolta la richiesta formulata dall’Unione Nazionale Consumatori a tutela dei cittadini e l’aumento delle tariffe. L’Arera ha preso in considerazione l’esigenza “di prevedere una maggiore periodicità di fatturazione nell’ambito del servizio di tutela così da permettere ai clienti finali di conoscere più frequentemente la propria spesa e di redistribuire i pagamenti delle bollette su più mesi”, fanno sapere con un comunicato. In questo modo, l’Arera si è definitivamente sganciato dai mercati internazionali di gas (Amsterdami) usando la media del prezzi reali del mercato all’ingrosso Psv italiano. Il cambiamento si paleserà già alla fine di settembre con i nuovi costi che riguarderanno soltanto la luce per i soliti tre mesi mentre bisognerà attendere i primi giorni di novembre per sapere quale sarà il prezzo del gas di ottobre.

Ha espresso soddisfazione per il traguardo raggiunto Marco Vignola, responsabile del settore energia che all’Ansa ha analizzato la delibera Arera che ha accolto la proposta di Unc. “Grazie a noi, sarà possibile avere anche nel mercato tutelato del gas fatture mensili, invece che bimestrali. Un passo avanti molto importante per evitare bollette insostenibili per le famiglie o possibili conguagli esagerati”. In questo modo si apre la finestra per un nuovo metodo che definire il prezzo di Arera. “In tal modo si potrà evitare di far pagare ai consumatori il prezzo folle del gas avuto nel mese di agosto che avrebbe mandato definitivamente in tilt i bilancidelle famiglie, e si potrà beneficiare di un immediato trasferimento degli effetti di eventuali iniziative nazionali ed europee”, ha aggiunto Vignola.

A sorpresa, invece, il Codacons si è espresso contro la scelta che ha visto protagonisti Arera e Unc. “L’invio mensile delle bollette del gas produrrà un aggravio di costi a carico dei consumatori, così come l’aggiornamento mensile e non più trimestrale delle tariffe, che rappresenta una scelta dannosa per gli utenti”, spiega l’Associazione che annuncia ricorso al Tar perché l’invio mensile delle bollette “non solo non determinerà alcun vantaggio per gli utenti, non avendo alcun effetto sulle tariffe, ma produrrà un aggravio dei costi a carico delle società fornitrici, costi che saranno scaricati sui consumatori finali”.

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