Rimini sotto choc, somalo fuori di testa accoltella 5 persone tra cui un bimbo di 5 anni. L’ira della leader di Fratelli d’Italia . Giorgia Meloni: la deve pagare cara

È bastato un normale controllo del biglietto per scatenare una reazione violenta. Improvvisa. Imprevedibile. E un normale viaggio a bordo di un autobus di Rimini dove viaggiava un cittadino di origini somale si è trasformato in un incubo. Succede tutto nel giro di pochi, drammatici minuti, nella serata di sabato a Rimini, sulla linea 11 dei mezzi di trasporto pubblico, in zona Miramare. Una risposta impensabile, quella dello straniero 26enne, che alla richiesta del titolo di viaggio ha aggredito e accoltellato 5 persone: tra cui le due addette ai controlli e un bambino, ferito alla gola.

Tutto comincia quando sul mezzo pubblico proveniente da Riccione due addette al controllo trovano il giovane senza biglietto regolarmente timbrato. In un primo momento, l’uomo sembra non tradire nessuna reazione. Poi il raptus: estrae il coltello dallo zaino. Colpisce le due giovani donne: una in modo superficiale al collo e la seconda alla spalla. A quel punto l’autista, minacciato anch’egli, ferma il mezzo e l’uomo scende. E nel tentativo di fuga, colpisce ancora: si scaglia contro altre tre persone, tra cui un bambino,  ferito alla gola. È una lunga scia di sangue quella che il somalo si lascia alle spalle prima che le forze dell’ordine riescano a intercettarlo e bloccarlo.

La dinamica, drammatica, è chiara: ma sulle ragioni del gesto gli inquirenti, coordinati dal pm Davide Ercolani, stanno indagando per ricostruirne i contorni. Per trovare una spiegazione almeno apparentemente conseguenziale a tanta violenza, a tanto orrore. Dunque, l’unica ipotesi al momento esclusa è la pista terroristica: sebbene modalità e ferocia dell’azione violenta potrebbero ricordare gli agguati di estremisti. L’uomo, invece, non ha precedenti specifici e non sarebbe riconducibile ad ambienti terroristici. Secondo quanto riferisce l’Ansa in queste ore, il somalo 26enne sarebbe in Europa da alcuni anni ed avrebbe soggiornato in altri Paesi prima di arrivare in Italia. Poi, qualche mese fa ha presentato domanda per lo status di rifugiato. Era ospitato in una struttura della Croce Rossa: e secondo alcune testimonianze avrebbe manifestato una personalità violenta e aggressiva.

Un caso, quello di ieri sera, che ha sconvolto un Paese intero. E su cui si è espressa subito la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni che, in un post sulla sua pagina Facebook ha dichiarato: «Seguo con apprensione quanto avvenuto a Rimini. Un uomo di origini somale, a quanto riporta la stampa, avrebbe accoltellato su un autobus cinque persone, tra cui un bimbo di cinque anni. La furia sarebbe scattata dopo il suo rifiuto di esibire un biglietto al controllore. Un pensiero e una preghiera per tutti i feriti. Spero che questo criminale ora la paghi cara». Perché ora, accertati i fatti, ci si aspetta il massimo rigore. Che venga applicata la legge col massimo rigore, nei confronti di chi ha agito con tanta e tale ferocia. Di chi si è reso colpevole di una violenza incomprensibile e inaccettabile

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