Report, “Ranucci è l’Hamas di Rai 3”: l’ultimo scandalo, le sue parole in diretta

By Roberto Tortora

Il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, si scaglia apertamente contro Rai3 e la trasmissione di Sigfrido RanucciReport. E lo fa attraverso i suoi canali social, in particolare su X dove scrive: “Vergognosa e pericolosa propaganda anti-Israele sulla televisione pubblica italiana. Su RAI3 si dice ‘Il 7 ottobre? Da condannare, ma ha le sue ragioni profonde’. Ho fatto bene a segnalare alla magistratura gli antisemiti della Rai. Report Rai3 è l’Hamas della tv. Dietro c’è più di quel che appare”. 

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Gianluca Caramanna, deputato di Fratelli d’Italia e componente della commissione di Vigilanza Rai: “Report prosegue la sua campagna ideologica contro Fratelli d’Italia e dopo la ‘fuffa’ trasmessa la scorsa settimana sul ministro Alessandro Giuli, torna ad attaccare la sorella per presunte inadempienze come addetto stampa della Camera dei deputati. Questo non è giornalismo d’inchiesta, questo non può essere servizio pubblico se sul palcoscenico sale solo chi ha un qualche interesse a gettare fango”.

Alessandro Urzì, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Affari costituzionali della Camera, infine, esprime solidarietà ad Antonella Giuli, addetta stampa alla Camera e sorella del ministro della Cultura, Alessandro, che in una lettera pubblica ha condannato i metodi della trasmissione d’inchiesta, che nell’indagare su di lei ha costretto la donna a rivelare la malattia di suo figlio, violandone la privacy: “Costretti a svelare una verità che avremmo voluto tenere nel più amorevole riserbo”. Urzì dichiara: “Come contribuente Rai pretendo inchieste e approfondimenti e non strutturate campagne di informazione e sciacallaggio ad personam, capaci di penetrare vita privata e affetti, secondo tesi preconfezionate senza alcun interesse pubblico perché chiaramente ispirate a logiche di contrapposizione politica e non informazione. Spiace che, per trasmissioni scandalistiche pagate con il canone, Antonella Giuli possa essere considerata un bersaglio, solo perché sorella di un ministro. Bisognerà cominciare a porsi delle domande”.

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