Registi sul piede di guerra: “Cinema aperti ma con 30 euro da pagare per il tampone, chi è il genio che ha deciso?”

Le misure per i cinema e i teatri ”se rispettate, possono consentire il mantenimento dell’attività anche in scenari epidemiologici definiti a basso-medio-alto rischio purché integrate con test degli utenti al momento dell’accesso o con l’obbligo di acquisire l’evidenza di un test negativo nelle ultime 48 ore o del completamento del ciclo vaccinale”. E’ quanto si legge nella bozza contenente le linee guida stilate dalle Regioni per le riaperture, visionate dall’Adnkronos, che oggi saranno sottoposte al governo. In particolare le misure ”si applicano a sale cinematografiche, teatri, circhi, teatri tenda, arene e spettacoli in genere, anche viaggianti”.

Per quanto riguarda i posti a sedere (comprese, se consentite, postazioni prive di una seduta fisica vera e propria) dovranno prevedere un distanziamento minimo, tra uno spettatore e l’altro, sia frontalmente che lateralmente, di almeno un metro” e di ”almeno due metri se si consente di stare seduti senza mascherina”. Questa misura non vale, si sottolinea nel documento, ”per i nuclei familiari, i conviventi e le persone che in base alle disposizioni vigenti non sono soggette al distanziamento interpersonale (detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale)”.

Cinema aperti, ma un po’ costosi? “#RiapriamoTutto: al cinema col tampone… 22 euro + 7= 29 euro a testa … ma a chi vengono in mente questi colpi di genio?”. A scriverlo su Twitter è stato il registDaniele Vicari critico sull’ipotesi di riaperture di cinema e teatri con tampone (o vaccino) obbligatori per poter entrare in sala. E ad un internauta che, convenendo che la soluzione del tampone sia scomoda e non economica, si domandava quali alternative ci fossero, il regista ha risposto così: “L’esperienza dello scorso autunno con posti distanziati e mascherina obbligatoria ha dimostrato che non si rischia nessun contagio – ha scritto Vicari – Inoltre le persone anziane, i docenti, le forze dell’ordine e i medici sono tutti vaccinati”.

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