Recovery Fund, Conte per politica esulta come le mosche sulla me***: ma quale fondo perduto, scesi a 209 miliardi a tassi elevati

Al Consiglio Ue ci hanno presi per la gola. Peggio dei cravattari. Il sospetto lo solleva il Corriere della Sera, smorzando le fanfare di Giuseppe Conte e di Palazzo Chigi.

L’accordo sul Recovery Fund, dopo 4 giorni a tratti drammatici, c’è: gli aiuti restano di 750 miliardi di euro, di cui 390 a fondo perduto e 360 in prestiti con tassi agevolati e garantiti da Bruxelles.

All’Italia, tra i Paesi più colpiti dalla pandemia da coronavirus, va la fetta più grossa: il 28%, circa 209 miliardi, in virtù delle previsioni pessime sul Pil. 

Di questi 209 miliardi, è rimasta invariata la quota a fondo perduto (81,4 miliardi), mentre è aumentata da 91 a 127,4 miliardi la quota in prestiti.

Sono 36 miliardi in più che equivalgono, tra l’altro, all’entità del Mes sul quale tanto si discute in Italia e le cui condizioni sono in tutto e per tutto simili.

Come dire, alla fine il prestito con l’Europa lo contrarremo, in un modo o nell’altro. Prepariamoci, dunque, perché avremo gli occhi della Commissione Ue addosso e non potremmo sgarrare sulle riforme e l’uso che faremo di quei soldi. 

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