By Davide Bartoccini
La base aerea statunitense di Ain Al-Asad, Iraq occidentale, è stata colpita da un attacco missilistico. Il raid arriva proprio mentre l’Iran minaccia di colpire Israele come rappresaglia per le operazioni condotte in Libano e in Iran. La tensione in Medio Oriente è al massimo livello.
Secondo quando riportato da un funzionario della Difesa statunitense, diversi membri del personale militare di stanza alla base sono rimasti feriti in quello che viene definito un sospetto attacco missilistico che ha messo nel mirino la base aerea di Ain al-Asad nell’Iraq occidentale. Fonti dell’agenzia Reuters hanno parlato di “almeno due razzi Katyusha” lanciati verso la base mentre l’attacco non è ancora stato rivendicato.
Katyusha è il nome “informale” assegnato a sistemi d’arma di fabbricazione sovietica che impiegano semplici razzi d’artiglieria autopropellenti. “Il personale della base sta effettuando una valutazione dei danni post-attacco“, ha dichiarato un funzionario Usa a Fox News, aggiungendo: “Forniremo aggiornamenti non appena saranno disponibili ulteriori informazioni“. Non sono state rilasciate informazioni più precise sul numero esatto dei feriti e sulle loro condizioni.
La seconda base Usa in Iraq e l’allerta Iran
L’attacco alla base di Al-Asad – considerata la “seconda più grande base aerea militare americana” in Iraq durante l’Operazione Iraqi Freedom e già sede del 2° Marine Expeditionary Force, nonché base impiegata anche dalle forze militari britanniche – potrebbe essere stato architettato anche da un gruppo jihadista autonomo, ma non fa altro che aumentare il livello di tensione in Medio Oriente mentre gli Stati Uniti hanno inviato un nel Mediterraneo un gruppo da battaglia come deterrente nella prospettiva che l’Iran intervenga militarmente nella guerra in corso tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza.
L’eliminazione del vertice di Hamas Ismail Haniyeh – avvenuta mentre si trovava a Teheran, e la serie di raid condotti dall’Aeronautica israeliana per colpire obiettivi di Hezbollah a Beirut e nel sud del Libano – sta “costringendo il governo iraniano a giurare vendetta contro Israele” riportano le emittenti americane. “Vedranno il risultato del loro errore”, ha detto il generale iraniano Hossein Salami. Un attacco da parte dell’Iran si aspettava già nei giorni scorsi e non è escluso che questo incidente possa essere slegato dalle dinamiche del conflitto di Gaza e riguardare solo l’Iraq.
La missione americana in Iraq
Nella giornata di domenica, il portavoce del Dipartimento di Stato americano aveva dichiarato che il segretario di Stato Antony Blinken si era messo in contatto con il primo ministro iracheno Mohammed Shia al-Sudani “per discutere gli ultimi sviluppi nella regione”.
In Iraq gli Stati Uniti sono ancora alle prese con un processo che dovrebbe determinare “come e quando la missione militare della coalizione D-Isis” potrebbe cambiare.
Blinken ha contestualmente affermato che gli Stati Uniti “rimangono impegnati nella relazione a 360° con l’Iraq per creare opportunità economiche e prosperità per tutti gli iracheni”. Impegnandosi allo stesso tempo a monitorare e contrastare eversioni terroristiche di ogni matrice in un territorio che è da sempre minacciato dai gruppi jihadisti.