Rave party, Conte delira e parla di dittatura. Ferro: ma non sei tu che ci hai chiuso a casa?

Contro la norma sui rave party del governo Meloni Pd e M5S ritrovano unità di intenti e di strategia. Oggi Debora Serracchiani, capogruppo dem alla Camera, annuncia che il Pd chiederà a tutte le opposizioni di sottoscrivere l’emendamento abrogativo della norma che il partito di Letta si appresta a presentare. L’iter del decreto è intanto iniziato al Senato.

“Presenteremo al dl aiuti ter un subemendamento che abroga la norma”, ovvero il dl rave, “così da eliminarla il prima possibile, chiedendo la sottoscrizione a tutti i gruppi parlamentari”.

“Dubbi, ripensamenti, propositi di riscrittura – continua Serracchiani – anche profonda del testo nell’esame parlamentare della norma anti rave attraversano la maggioranza e da giorni esponenti del governo e dei partiti che lo sostengono sentono l’obbligo di spiegare, chiarire, limitare l’ambito della possibile applicazione del nuovo reato introdotto con decreto legge lunedì. Senza considerare la bocciatura di giuristi, avvocati, costituzionalisti”.

Anche Giuseppe Conte usa toni forti e accusatori.  “Il decreto rave? Quando ho letto il testo, da giurista prima che da politico, sono saltato sulla sedia. E’ assurdo che sia stato introdotto questo nuovo reato”, ha detto il leader del M5S Giuseppe Conte, nel corso della registrazione della puntata di ‘Dritto e rovescio’. “Per una esibizione muscolare è stata introdotta una norma raccapricciante, da stato di polizia. Buona per regimi dittatoriali, per dittature sudamericane”, attacca Conte.

Alla sinistra che parla di deriva liberticida replica il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro (FdI). “Coloro che ci accusano di voler introdurre misure liberticide – afferma – sono gli stessi che hanno inventato il green pass e chiuso per mesi gli italiani a casa”.

“E’ un decreto per tutelare i giovani. Non si tratta di limitare la libertà ma di salvaguardare la salute e la sicurezza dei ragazzi, di assicurare posti salubri da un punto di vista sanitario. Nei grandi concerti troviamo bagni chimici, il 118 se qualcuno sta male. Ci sono norme che vanno rispettate”, spiega Ferro. La maggioranza ha già aperto a delle modifiche in Aula in fase di conversione del decreto, che è approdato oggi a Palazzo Madama: “Certamente questo provvedimento si può migliorare, il Parlamento è sovrano”, osserva la parlamentare di Fdi.

Queste norme – conclude Ferro – “rappresentano una forma di prevenzione per disincentivare i rave abusivi in proprietà private. I fatti di Modena si sono svolti in un capannone pericolante. Non serve piangere sul latte versato, quando è troppo tardi. L’Italia finora è stata indietro rispetto ad alcuni temi, in altri paesi c’è una normativa più efficace”.

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