Quando la volpe non arriva all’uva dice che è acerba: i no vax minacciano Antonio Tajani: “Vi vedo bene appesi a testa in giù a Piazzale Loreto, fascisti”

«Questo è il buongiorno che mi arriva da un presunto no vax. Le minacce di morte non mi spaventano, nessun passo indietro. Solo con i vaccini è il greenpass possiamo uscire dalla pandemia». Lo scrive su Twitter il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani. E posta una minaccia che gli è arrivata direttamente sui social da un presunto no vax, che cita testualmente: «Vi vedo bene appesi a testa in giù in piazzale Loreto. Fascisti».

Immediata la solidarietà. «Gli odiatori seriali non si fermano nemmeno di fronte all’inconfutabile evidenza sull’aumento e la gravità dei contagi tra i non vaccinati». Lo afferma Anna Maria Bernini. «Gli insulti e le minacce di morte che hanno raggiunto Antonio Tajani non fermeranno il suo impegno. Una cosa è certa: dietro la sigla no vax si nascondono anche sacche di intolleranza e di violenza che vanno smascherate e stroncate senza esitazione». Interviene Renato Schifani contro «chi oggi si contrappone alla campagna vaccinale con una ostilità ideologica». Non di rado «si accompagna all’evocazione della violenza, si assume la gravissima responsabilità di mettere in pericolo la salute dell’intera collettività».

«Tutti i dati dimostrano che solo attraverso le immunizzazioni possiamo riconquistare quella libertà che ci è stata sottratta dal Covid». Si rimette così «in moto allo stesso tempo l’economia, i consumi e il lavoro. Nessuna esitazione, dunque, nel compiere l’unico percorso possibile, che continuiamo a sostenere con forza e convinzione», conclude Schifani.

«Le minacce di un militante no-vax contro Antonio Tajani sono il sintomo gravissimo di una degenerazione preoccupante». Lo dichiara il sottosegretario alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto. «Contro la campagna vaccinale assistiamo a una levata di scudi fatta di mistificazioni, falsa scienza, demagogia e, purtroppo, violenza, sia praticata sia invocata a mezzo social. Questo “grumo” di ostilità preconcetta richiede un’azione coesa e senza esitazioni da parte delle istituzioni». Bisogna «riaffermare, con la forza della ragione, la verità della scienza».

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