Putin punta il dito contro Zelensky: “L’esplosione sul ponte è terrorismo”. E si vendica bombardando i civili

Non poteva tacere e nella notte ha parlato. Il presidente russo Vladimir Putin ha puntato il dito contro il servizio segreto ucraino Sbu per quello che ha definito un “atto di terrorismo” contro il ponte che collega la Russia alla Crimea. “Non ci sono dubbi. Si tratta di un atto di terrorismo che aveva lo scopo di distruggere un’infrastruttura civile di importanza critica per la Federazione russa”, ha detto Putin nella sua prima dichiarazione dopo l’esplosione che ha devastato il ponte.

Cittadini russi e Stati stranieri hanno contribuito alla preparazione dell’attacco, ha aggiunto il capo dell’agenzia investigativa nazionale Alexander Bastrykin. Il Cremlino ha reso noto che Putin incontrerà domani il Consiglio di Sicurezza Nazionale per discutere la risposta all’attacco.

Il presidente russo Vladimir Putin riunirà oggi a Mosca il Consiglio di sicurezza nazionale per discutere la risposta all’attentato. Dalla riunione odierna si teme un’escalation del conflitto. ”La situazione è gestibile, è spiacevole, ma non fatale. Certo, le emozioni si sono scatenate e c’è una sana voglia di vendicarsi”, ha dichiarato il governatore della Crimea insediato dalla Russia, Sergei Aksyonov. Il ponte di Kerch è importante sul piano strategico e simbolico perché che collega la Crimea occupata dalla Russia alla terraferma russa.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nelle stesse ore, ha ribadito la sua posizione secondo cui è impossibile negoziare con la Russia. “Il costante terrorismo contro la popolazione civile è l’evidente rifiuto della Russia di veri negoziati”, ha detto Zelensky in un videomessaggio. “Il terrorismo a livello statale è uno dei peggiori crimini internazionali”, ha aggiunto. Secondo il presidente ucraino, sono almeno 43 le persone uccise nei bombardamenti russi sferrati in settimana su Zaporizhzhia, nel sud-est dell’Ucraina. L’ultimo bilancio parla di 14 morti nel fine della settimana. Gli attacchi missilistici russi su Zaporizhzhia “hanno ucciso almeno 43 persone dal 3 ottobre, solo questa settimana”, ha detto Zelensky nel suo discorso serale.

La risposta di Putin all’attentato in Crimea è comunque arrivato nella notte, quando un nuovo raid aereo ( dopo quello di sabato notte) ha colpito la città di Zaporizhzhia, nel sud-est dell’Ucraina, distruggendo un palazzo residenziale a più piani e mietendo vittime tra i civili. A riferire dell’ultimo attacco russo contro la città è il governatore regionale Oleksandr Starukh, che sul suo account ufficiale di Telegram ha spiegato che l’attacco è avvenuto alle 3 di questa mattina. Il responsabile dell’amministrazione di Zaporizhzhia, Anatoly Kurtev, in un altro post su Telegram ha aggiunto che le forze russe “hanno colpito di nuovo le infrastrutture residenziali della città”.

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