Putin punta il dito contro gli Stati Uniti: “La guerra l’avete provocata voi sostenendo la rivoluzione ucraina”

È un Putin aggressivo come sempre quello che stamane ha ricevuto le credenziali dei nuovi ambasciatori a Mosca, secondo quanto riporta la Ria Novosti. “L’Unione europea ‘ha aperto un confronto geopolitico con la Russia e ‘ultimamente sono notevolmente peggiorate le relazioni tra Mosca e Bruxelles”, ha dichiarato il presidente russo, secondo cui ancora peggio va sul fronte atlantico. Sono ”in crisi profonda le relazioni tra Stati Uniti e Russia. La crisi odierna è stata determinata dalla volontà degli Stati Uniti di sostenere le rivoluzioni colorate come parte della loro politica estera, anche in Ucraina”, ha aggiunto Putin. L’unico modo ”per ricostruire i rapporti con gli Stati Uniti” sarebbe, secondo il presidente russo, rispettare i ”principi di uguaglianza e non interferenza negli affari interni”.

Sul fronte Nato, intanto, non si registrano particolari allarmismi perché finora – si sostiene –  “noba alcun cambiamento nella postura nucleare della Russia che richieda un cambiamento della nostra” dopo l’annuncio del trasferimento di testate nucleari tattiche nel Paese da parte di Mosca, ha affermato il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg in una conferenza stampa a Bruxelles al termine della riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi alleati. La Nato “segue da vicino quello che fanno” e “rimane vigile”, ha aggiunto Stoltenberg, ricordando “che abbiamo aumentato la nostra presenza nell’Est dell’Alleanza per rimuovere ogni errore di calcolo, non per provocare un conflitto, ma per prevenirlo”.

“La Russia -ha spiegato- è sempre più dipendente dalle Cina, il commercio con la Cina è diventato ancora più importante per la Russia non solo per le conseguenze delle sanzioni ma anche per le conseguenze della guerra in Ucraina. L’annuncio che dispiegheranno armi nucleari in Bielorussia dopo aver firmato un accordo che dice l’opposto, mostra solo che (gli accordi russo cinesi, ndr) sono promesse vuote”.

Le riserve russe di missili a lungo raggio e ad alta precisione sono quasi esaurite. Lo ha dichiarato il portavoce dell’aeronautica ucraina Yurii Ihnat, spiegando che la Russia ha utilizzato quasi 800 missili di questo tipo per attaccare le infrastrutture ucraine, comprese aree strategiche come depositi di carburante e infrastrutture energetiche.

Secondo Ihnat, la Russia possiede ancora missili nei suoi arsenali ed è in procinto di accumularne altri, anche se è più difficile farlo rispetto al passato. Date le circostanze, ha aggiunto parlando alla televisione ucraina, la Russia sta utilizzando diversi mezzi per lanciare attacchi contro l’Ucraina, tra cui bombe aeree teleguidate e missili di difesa aerea S-300.

Ieri Ihnat ha affermato che la Russia lancia ogni giorno fino a 20 bombe aeree teleguidate contro l’Ucraina, che possono percorrere una distanza massima di 70 chilometr

Pubblicato da edizioni24

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