Primo Maggio, i centri sociali non riposano e si scatenano a Torino. Feriti dieci poliziotti, Lamorgese KO (Video)

Sarebbero almeno dieci gli agenti del reparto mobile della polizia  rimasti contusi questa mattina a Torino durante il corteo del Primo Maggio negli scontri tra forze dell’ordine e spezzone sociale che arrivato in via Roma ha cercato di sfondare, con bastoni di bandiere e striscioni, il cordone  di polizia e raggiungere piazza San Carlo dove erano in corso gli interventi delle istituzioni. La regia degli incidenti è da ricondurre ad Askatasuna, ma tra i teppisti ci sono anche i militanti della Gioventù comunista. Gli altri partiti della sinistra, come per esempio Rifondazione, si sono fermati in segno di solidarietà. La Digos indaga per identificare i responsabili dei disordini, 145 persone sono già state segnalate.

Intanto il centro sociale Askatasuna, che lamenta 5 feriti, su Fb parla di “violentissime cariche di polizia completamente a freddo per impedire alla Torino del futuro di entrare in piazza. Vogliono tenere lontane le voci incompatibili con la retorica di guerra”, osservano.

Sempre secondo quanto di apprende, la Digos starebbe già visionando i filmati delle tensioni di piazza per individuare i responsabili e sarebbero oltre un centinaio le persone riconosciute tra militanti antagonisti, anarchici e del movimento NoTav. Durante gli scontri, inoltre, la Digos ha sequestrato diverse aste di legno utilizzate dai manifestanti per forzare il cordone delle forze dell’ordine.

“Nulla di nuovo purtroppo. Ancora una volta i professionisti del disordine hanno cancellato la presenza e la voce di chi è sceso in piazza per dimostrare la propria angoscia”. Così in una nota il Siap Torino interviene sugli scontri di oggi tra manifestanti dello spezzone sociale e forze dell’ordine al corteo del primo maggio. “La giornata del Primo Maggio deve essere sempre occasione di riflessione sul mondo del lavoro e sulla situazione del nostro Paese: disoccupazione, cassa integrazione, salari da fame, aumento dei prezzi dei beni di prima necessità, mancanza di alloggi a prezzi equi, tasse a non finire e bollette in aumento.Invece a Torino questa festa è con stucchevole regolarità ostaggio di anacronistici personaggi che offendono il senso stesso della giornata e chi, con la propria storia, testimonia oltre cento anni di lotta in difesa di lavoratori, disoccupati e pensionati”.

“Ancora una volta i nostri ragazzi in divisa hanno garantito a tutti, con la solita professionalità, il diritto ad esserci, e li ringraziamo per questo. Resta  l’amarezza di una situazione che pregiudica le modalità stesse di rappresentanza di chi, in questa situazione sociale, soffre veramente – conclude nella nota il Siap Torino – crediamo da tempo che sia giunta l’ora di ripensare l’appoggio o la tolleranza che un vasto mondo politico e sindacale ha verso chi, innegabilmente, con questi violenti attacchi antidemocratici impedisce proprio a loro di  rappresentare al meglio le vere istanze di cui sono portatori”.

E la Lamorgese? Dopo aver lasciato che le forze dell’ordine subissero l’ennesimo assalto, esprime “solidarietà e vicinanza al funzionario e agli agenti della Polizia di Stato rimasti feriti durante alcuni disordini a Torino”. Il minimo sindacale, nel giorno dei lavoratori…

“Il Ministro Lamorgese ora cosa si inventera’ rispetto agli scontri di Torino? Ancora una volta tirerà fuori la carta dei centri sociali che lei stessa ammette negli stabili comunali. Quello che è successo e’ inaccettabile perché era ampiamente prevedibile, è intollerabile perché avviene con l’inerzia di un Ministro dell’interno che ha già avuto prova della pericolosità della galassia dei centri sociali torinesiben più di una volta. La nostra solidarietà va agli agenti feriti, lavoratori anche loro, che non meritano ne’ le condizioni in cui sono sottoposti ne’ di avere un datore di lavoro così inadeguato che li manda a risolvere in piazza problemi che non ci sarebbero se lei sapesse risolverli dal proprio ufficio” così il deputato torinese di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli

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