Primavalle, ecco il video dello stupro. Nella morsa anche il nipote di un noto politico e la figlia di una soubrette

Lo stupro, la droga e l’alcol. Sono questi gli elementi attorno a cui ruota l’inchiesta per violenza sessuale di gruppo aggravata ai danni della 17enne, figlia di un diplomatico spagnolo, consumatasi a Capodanno del 2021 in una viletta di Primavalle, a sud della Capitale. A più di un anno dall’avvio delle indagini – che hanno già accertato le responsabilità di tre ragazzi coinvolti nella vicenda – spuntano i video del festino. Un rave casalingo a cui avrebbero partecipato anche il nipote di un politico del panorama nazionale e la figlia di una soubrette.

Hashish, cocaina e persino il Rivotril, un potente sedativo di derivazione benzodiazepinica. La musica “a palla” dell’ultima generazione di trapper e un gruppo nutrito di ragazzini (la più piccola della comitiva ha 14 anni) che fanno baldoria. Cantano a squarciagola i versi del brano trap – “L’altra sera ho detto che ti amavo”, recita un verso della canzone – e intanto tagliano la coca per farsi un “pippotto”. Sono i frammenti video di quel maledetto Capodanno al Quartaccio, nel villino di via Podere Fiume. A caricarlo sui social ci ha pensato uno dei partecipanti al festino, autore del filmato, che immortala le 5 ragazze del Parioli invitate al rave. Nel caricamento successivo si ripropone la medesima scena e nuovi versi del testo trap: “Mi sono alzata, ho dato la colpa alla vodka”. E’ il mattino successiso e stavolta le “parioline” sono solo tre. “Una la abbiamo persa per strada”, scrive una delle partecipanti a corredo del reel. La giovane a cui fa riferimento è Bianca, la 17enne vittima dello stupro.

L’inchiesta ruota attorno al racconto dello stupro e alle testimonianze dei partecipanti al festino. Da una parte la comitiva del Parioli, dall’altra i ragazzi del quartiere Primavalle. Tra gli invitati al party c’è anche il nipotedi un “politico di primo piano”, come sottolinea il quotidiano La Repubblica, tra i più attesi della serata. Quando arriva, l’atmosfera è tesa: “Uno dei ragazzi — racconta il giovane ai carabinieri —mi ha chiesto quanti anni avessi. Io gli ho risposto 20”. A quel punto comincia un accesso battibecco, il nipote del politico insiste: “Se non ci credete, vi faccio vedere un documento”. Poi sopraggiunge un altro ragazzo, tatuato sul collo. “Con la mano destra — racconta ai militari dell’Arma il ragazzo dei Parioli —ha estratto qualcosa dal fianco, non sono sicuro se si trattasse di una pistola e mi ha minacciato: ‘Ti scarrello in faccia’”.

L’idea di organizzare il festino è nata su Instagram. A proporla sarebbe stata una 17enne di Selva Candida che frequenta l’istituto tecnico di Ponte Milvio, quella che gli investigatori individuano come appartenente al gruppo dei “pariolini”. Il primo ad aderire è Patrizio Ranieri, uno dei tre ragazzi ai domiciliari su cui grava l’ipotesi di reato per violenza sessuale di gruppo aggravata. Poi c’è la figlia di una “soubrette della tv” che si sarebbe occupata di approvvigionare la coca. “Allora regà, mo’ ve dico la verità — emerge da un chat col nipote del politico — so ché la coca l’ha portata Mario, il fidanzato…” della 17enne figlia della soubrette, “mentre il Rivotril l’ha portato Marta”. Marta ha soli14 anni ed è la più giovane di tutti. La sera di San Silvestro le comitive si incontrano davanti al discount in via Andersen. Ci andrà anche Bianca che, proprio in quei giorni, è ospite a Roma di un’amica.

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