Una ragazza decide di interrompere volontariamente la propria gravidanza, forse non è la prima interruzione, quando torna a scuola, in un istituto superiore di Piacenza, trova una brutta sorpresa degna di tempi ben più bui. Fuori dalla porta della sua aula e lungo tutto il corriodio erano stati appesi cartelli con sopra disegnati dei feti e frasi allusive come ” “Ho bisogno di afFeto”; “Questo eri tu”; “Mi hanno buttato in mezzo all’utero e ne sono uscito embrione” e “Io feto, tu aborto”. “Schifosa”. “Assassina”
Un gesto per il quale la dirigente della scuola ha subito annunciato di aver avviato un’indagine interna, promettendo la massima severità nei confronti dell’autore o degli autori. L’episodio, che risale a qualche mese fa lascia sgomento, è rimbalzato sui social anche grazie al post di una compagna di classe della giovane. E’ stato condiviso da decine di utenti e ha suscitato la reazione sdegnata di centinaia di altre persone.