Salvini: “Sul Ponte sullo Stretto stiamo chiudendo il dossier. Il decreto potrebbe arrivare in settimana”

Potrebbero arrivare nel giro di pochi giorni il decreto per il Ponte sullo Stretto e quello per la riforma del Codice degli appalti. Ad annunciarlo è stato il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, dando come tempistica la settimana in corso o la prossima. In particolare, il decreto per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina “potrebbe arrivare già questa settimana, se tutti danno gli elementi utili a chiudere il dossier”.

“Stiamo analizzando quante persone lo userebbero e quanto farebbe risparmiare in termini di tempi e riduzione dell’impatto ambientale”, ha aggiunto Salvini, ospite di 24 Mattino su Radio 24, dove ha sottolineato che “gli italiani sono scettici perché non si è mai fatto. Quindi, due o tre giorni in più non cambiano niente”. In dirittura d’arrivo anche il Codice degli appalti: “Ci siamo”, ha annunciato il ministro, spiegando che “conto che arrivi, se non questa, la prossima settimana in Consiglio dei ministri”.

Nel corso dell’intervista Salvini si è poi soffermato sulla questione delle auto elettriche, che secondo l’Ue dovrebbero soppiantare totalmente quelle a benzina e diesel da 2035. Un provvedimento contro il quale il governo italiano si è molto battutoi riuscendo a frenarlo. “Non c’è il partito di quelli che amano l’ambiente e il partito di quelli che amano l’inquinamento. Però vorrei che gli italiani continuassero a lavorare: dire solo elettrico o niente è un’impuntatura ideologica dietro la quale non vorrei ci fossero spinte o finanziamenti cinesi”, ha chiarito il ministro, avvertendo che “costringere tutto il continente a passare nel giro di poco tempo solo all’elettrico significa consegnarsi mani e piedi alla Cina”.

“Contiamo di essere maggioranza per dire che la transizione ecologica è fondamentale, ma non può essere fatta con imposizioni, obblighi e divieti perché l’elettrico in questo momento costa di più e nel suo ciclo completo inquina anche di più. Non possiamo passare dal gas russo all’elettrico cinese tout court”, ha proseguito Salvini, ricordando che “noi stiamo cercando di installare colonnine di ricarica più possibile ma è complicato, pensate alle grandi città” e ribadendo che “per le auto elettriche è auspicabile un rinvio oltre il 2035”.

Ma il vicepremier è tornato anche sul tema dei migranti, rivendicando che “una buona parte di quei contenuti (i decreti sull’immigrazione che portano il suo nome, ndr) è già stata ripresa nel decreto che abbiamo approvato a Cutro e altre parti potranno essere aggiunte nel lavoro parlamentare”. Quanto alle polemiche di questi giorni sui salvataggi Salvini ha ribadito che “la Guardia Costiera salva vite per lavoro e per missione, è disgustoso ipotizzare che non voglia salvare un solo essere umano. Se metti in mare barchini tenuti insieme con le graffette – ha concluso – è chiaro che metti a rischio le persone”.

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