Sul Pnrr, Draghi non ha dubbi: “Sono certo che il nuovo governo procederà con efficacia”

Mario Draghi lo aveva già detto ad agosto al meeting di Rimini, e lo ha ribadito con chiarezza anche oggi in un passaggio del suo intervento introduttivo della riunione a Palazzo Chigi con i ministri e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli: «Spetta al prossimo governo continuare il lavoro di attuazione del Pnrr. E sono certo che sarà svolto con la stessa forza ed efficacia». Aggiungendo poi a stretto giro: «L’attività tecnica delle vostre amministrazioni può e deve proseguire con la stessa solerzia. Ricordo che, proprio per garantire la continuità nell’attuazione del Pnrr, è stato deciso di creare, nella Presidenza del Consiglio e in ciascun Ministero, uffici dedicati al Pnrr che saranno operativi fino al 2026».

Un passaggio delle consegne sul Pnrr sereno e fiducioso, quello che oggi Draghi ha ratificato nella cabina di regia, inserendo nel suo discorso anche un appello alla collaborazione di tutte le forze in campo. «Nella Cabina di Regia dello scorso dicembre – ha ricordato infatti l’ex premier – avevo chiesto il massimo sforzo per continuare a portare avanti il piano. Il Pnrr è un’occasione unica per il rilancio dell’Italia. Per il superamento delle diseguaglianze territoriali, di genere e generazionali che gravano sul Paese. La sua piena attuazione è fondamentale per la nostra credibilità verso i cittadini e i partner internazionali. Dobbiamo mantenere gli impegni presi e, per farlo, c’è bisogno del sostegno di tutti».

E a proposito di cooperazione e dell’impegno condiviso, Draghi non ha mancato di «ringraziare in particolare gli enti territoriali – i Comuni e le Regioni – per il lavoro che svolgono quotidianamente accanto all’amministrazione centrale. Grazie al vostro lavoro – ha sottolineato il presidente del Consiglio ai presenti – oggi possiamo dirci pienamente soddisfatti dei risultati raggiuntiIl Pnrr ha un modo molto semplice e trasparente per valutare a che punto è la sua realizzazione: il numero di obiettivi e traguardi raggiunti alla fine di ciascun semestre. Dal raggiungimento di questi obiettivi, e da nient’altro, dipende il disborso delle risorse europee»

Difende l’operato svolto fin qui, Mario Draghi: nelle modalità e nei tempi. Pertanto, nella cabina di regia di questo pomeriggio, su applicazione e consegne, il premier uscente alla presenza dei ministri rileva come, «nel primo semestre del 2022, l’Italia ha raggiunto ancora una volta tutti gli obiettivi del Pnrr, come ha accertato la Commissione Europea la scorsa settimana. L’Italia potrà ricevere altri 21 miliardi di euro, dopo i 45,9 miliardi ricevuti negli scorsi mesi. Non ci sono ritardi nell’attuazione del Pnrr: se ce ne fossero, la Commissione non verserebbe i soldi».

Infine, «per quanto riguarda il secondo semestre – ha illustrato il presidente del Consiglio – l’attuazione procede più velocemente dei nostri cronoprogrammi originari. Le elezioni e l’imminente cambio di governo hanno richiesto uno sforzo supplementare, per fare in modo che il nuovo esecutivo – qualunque esso sia – possa ripartire da una posizione il più avanzata possibile. Ad oggi, sono già stati conseguiti 21 dei 55obiettivi e traguardi previsti per la fine dell’anno. E ci aspettiamo di raggiungerne 29 entro la fine del mese».

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