By Lucia Gallo (per ith24)
Il Movimento delle Sardine fondato sul “non lo so”, “mo domando”, “boh” etc etc, ha anche la forza di mettere alla porta i propri attivisti. E ad essere sbattuto fuori è Vincenzo Petrone, 52 anni che, aveva osato criticare il leader del nulla Mattia Santori per non aver inserito la Basilicata nella delegazione ricevuta dai ministri Provenzano e Boccia.
Apriti cielo. L’hanno accusato di aver fatto fare una brutta figura a toro seduto. E senza ripensamenti l’hanno cacciato. “10 voti su 78 iscritti al gruppo Whatsapp Sardine”, altro che Piattaforma Rousseau. Petrone aveva lamentato la scarsa democrazia interna nel movimento. I ruoli sono autoelettivi e i temi lanciati sul mercato politico sono casuali. Frutto di nessuna discussione interna”. Come dargli torto, non sanno mai niente.
Ma la nota di Petrone continua, e chiosa: “Il movimento rischia. Ho creduto molto in lui. Ha risvegliato in me dopo tanti anni la voglia di scendere in piazza e di tornare a fare politica attivamente. Con espulsioni in tre ore come questa, può finire negli stessi binari morti e pericolosi dei gruppi politici giustizialisti che proprio le Sardine dicono di voler combattere”.
Insomma, queste Sardine più che Sardine, sembrano bambini che giocano a fare i politici. Del resto, c’è riuscito Di Maio, perché non potrebbe riuscirci anche Santori? Gli italiani son così. A volte amano il nulla, ops…. pardon, il vuoto.