Passa la linea del Col. Calcagni al convegno dell’Osservatorio Nazionale Amianto. Il sottosegretario alla Difesa Perego: “Condivido il principio di equiparazione tra le vittime del dovere e le vittime del terrorismo” (Video)

Redazionale

Amianto, uranio, nano particelle di metalli pesanti, agenti chimici e non solo.
I proiettili dei delinquenti, non solo dei mafiosi, camorristi e andranghetisti. Combattono spesso a mano nude: soldati, carabinieri, polizia e guardia di finanza.

Quando cadono, segue l’encomio dello Stato ma nulla più.

Il nostro impegno rappresenta un interesse collettivo per la salute e per la tutela dei diritti e delle nostre istituzioni.

Polizia, Carabinieri, Forze dell’ordine, uomini dell’Esercito, della Marina e dell’Aviazione, rappresentano e tutelano le nostre Istituzioni.

Il loro sacrificio deve essere valorizzato in chiave democratica e collettiva e non nella trincea giudiziaria, nelle quali spesso sono relegati per il mancato riconoscimento dei loro diritti.

Di tutto questo si è ragionato questa mattina, 17 febbraio 2023, durante il convegno “Guerra e pace: vittime del dovere”, promosso dall’Osservatorio Nazionale Amianto e presieduto dal suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, che si è tenuto oggi in Campidoglio.

Oltre al presidente dell’Ona, sono intervenuti anche:
il giudice di Cassazione, Nicola De Marinis,
il professore Marcello Migliore,
il professore Fabrizio Proietti,
il colonnello Carlo Calcagni contaminato da uranio impoverito e metalli pesanti,
il dott. Pasquale Montilla che lo tiene in cura, l’architetto e generale dei carabinieri Giampiero Cardillo
e il presidente del Comitato nazionale fair play, Ruggero Alcanterini.

Il Sottosegretario Difesa Perego: “il Governo ha a cuore la questione. Condivido il principio di equiparazione tra le vittime del dovere e le vittime del terrorismo. Quando si tratta di servitori dello Stato che hanno perso la vita o contratto invalidità e delle loro famiglie, e di tutti i servitori dello Stato che comunque compiono dei grandi sacrifici, l’attenzione deve essere alta. La mia presenza qui oggi sta a significare quanto questo governo abbia a cuore la questione”.

Il Sottosegretario ha poi sottolineato: “Siamo stati eletti circa 3 mesi fa, ci sono valutazioni da fare e iniziative da prendere, ma c’è già oggi da parte del ministero della Difesa un supporto alle vittime del dovere. Inoltre posso dire che le distinzioni tra vittime del dovere e del terrorismo, che ora riguardano soltanto gli orfani non a carico, non sono corrette. Si tratta di persone che in un caso o nell’altro sono decedute in servizio. Come facciamo nei fatti a risolvere la questione? Nel 2015 si è riunito un Tavolo tecnico ministeriale, il nostro impegno è quello di riprenderne gli esiti e lavorare sulla base di questo. È necessario ci sia da parte di tutti i Ministeri la stessa volontà, ma non mancherà l’impegno”.

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