Parola di Luttwak: “Meloni preparata e totalmente concreta, da premier sarà leader intellettuale nel G7”

«Totalmente concreta, informata fino agli ultimi dettagli. Superiorità intellettuale!». Accompagnandolo con un  un tweet che non lascia margini di dubbio, l’economista e politologo statunitense, Edward Luttwak, ha rilanciato l’intervento di Giorgia Meloni a Porta a Porta, di qualche giorno fa, sottolineando che Vespa ha condotto un programma in cui la leader di FdI «ha avuto l’obbligo e l’opportunità di discutere i problemi più importanti, dalla guerra al cuneo fiscale». Il risultato, ha chiarito, è stato una totale promozione.

Poco dopo, Luttwak ha rilanciato, facendo un parallelo tra la leader di FdI ed Enrico Letta. «Ambedue – ha sottolineato l’economista – conoscono tutti i dossier in ogni dettaglio, cosa rara fra i politici del mondo». Una competenza che però Letta ha acquisito «da ricercatore (Arel), mentre la Meloni ha fatto tutto da sola». Dunque, la leader di FdI «se diventa presidente del Consiglio sarà leader intellettuale fra i G-7, dando una voce all’Italia per la prima volta».

Già qualche tempo fa Luttwak aveva chiarito di nutrire profonda stima per le capacità di Meloni, arrivando a difenderla dagli attacchi della sinistra. «La Meloni minaccia l’economia Italiana? Strano: i suoi piani non implicano l’aumento del cuneo fiscale(differenza fra costi, incluse tasse, per datori di lavoro e redditi dei dipendenti) problema numero uno per l’economia italiana, perché caccia via l’industria, blocca la crescita», aveva scritto sempre su Twitter, aggiungendo che negli Usa non vi è alcun timore rispetto alla possibilità di una sua premiership. Anzi. Meloni, aveva chiarito, è vista come «una patriota, non una nazionalista».

«Il nazionalista – spiegava Luttwak – tende a essere ostile verso lo straniero, e anche verso gli italiani che non hanno il suo stesso livello di ostilitàverso lo straniero. Il patriota, invece, è colui che vuole mantenere e valorizzare l’identità e la cultura del proprio Paese». Nessun allarme, poi, anche rispetto al posizionamento internazionale di un suo governo. «Mi dicono: anche se la Meloni vuole un’Italia Atlantica (più che solamente Europea), scelta culturale che fece anni fa, un suo governo avrà dentro amici di Putin. Vero. Ma credo che la Meloni, con un più lungo futuro, non si farà ricattare».

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