Parlamentarie M5S, l’affare di famiglia: dal compagno della Dadone ai fratelli di Buffagni e Trenta

Mariti di, mogli di, fratelli di. Le parlamentarie a 5 Stelle per la scelta dei candidati alle prossime elezioni politiche sono anche un ‘affare’ di famiglia. Scorrendo l’elenco degli aspiranti deputati e senatori grillini, pubblicato sul sito del Movimento 5 Stelle in vista del voto online di domani, non è difficile incappare in una serie di “parenti d’arte” di esponenti politici che hanno ricoperto anche ruoli importanti nel Movimento 5 Stelle e nelle istituzioni, e che in alcuni casi non hanno potuto ripresentarsi a causa della regola del doppio mandato. Candidato alla Camera nel collegio Lombardia 1 troviamo Davide Buffagni, 32 anni, fratello di Stefano, deputato ed ex viceministro allo Sviluppo economico.

Nel collegio Lombardia 3 si candida invece Samuel Sorial, fratello dell’ex deputato Giorgio. “Ho trent’anni, sono dottore in giurisprudenza e attualmente collaboro con uno studio legale della mia città, Brescia, occupandomi principalmente di diritto civile, commerciale e internazionale”, scrive l’aspirante onorevole nella sua bio. Ergys Haxhiu, programmatore e compagno della ministra delle Politiche giovanili Fabiana Dadone, si presenta invece nel collegio Piemonte 2: “Ho oltre 21 anni di contributi versati nei mestieri più disparati, non mi sono mai fermato”, dice di sé l’attivista, laureato alla Sapienza con master in creazione e gestione di startup innovative: “Mi candido perché credo ci sia bisogno di persone determinate, di metodo e perché sono stanco dei voltagabbana”.

Ma la ‘famiglia’ delle parlamentarie non finisce qui. Arriva da Velletri Paolo Trenta, fratello di Elisabetta, ex ministro della Difesa nel primo governo Conte: il consigliere comunale aspira al Senato. In Calabria invece spunta la coppia di sposi-candidati: si tratta di Giuseppe Varano e Tiziana Costa. Lui, esperto in materia di trasparenza bancaria, corre per Palazzo Madama; lei, commercialista e consulente finanziario, non disdegnerebbe uno scranno a Montecitorio.

Tra le centinaia di candidati alle parlamentarie spiccano anche vecchie conoscenze del Movimento. Come gli ex deputati della XVII legislatura Paolo Bernini (celebri le sue dichiarazioni complottiste sui microchip sottocutanei, rilasciate nell’ormai lontano 2013) e Michele Dell’Orco, che è stato anche sottosegretario ai Trasporti nel governo Conte I. O Bruno Marton, senatore dal 2013 al 2018 e poi collaboratore di Vito Crimi prima alla Presidenza del Consiglio, poi al Viminale. L’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costacorrerà per il Senato in Campania, mentre nella sua Sicilia si presenta l’ex sindaca di Porto Empedocle Ida Carmina.

C’è attesa inoltre per i nomi che il leader pentastellato Giuseppe Conte inserirà nel suo listino blindato, 12 alla Camera e 6 al Senato. Nell’elenco dovrebbero figurare quattro vice (Michele Gubitosa, Riccardo Ricciardi, Alessandra Todde e Mario Turco), più altri big come Stefano Patuanelli e l’ex sindaca di Torino Chiara Appendino, entrambi candidati alla Camera. Nella lista potrebbero essere inserite anche personalità della società civile: si parla con insistenza dell’ex Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho e di Dario Vassallo, fratello del sindaco antimafia di Pollica Angelo, ucciso nel 2010; mentre non sarà della partita il presidente dell’Inps Pasquale Tridico, che in un tweet ha smentito i rumors su una sua possibile candidatura. E chissà che alla fine nel listino di Conte non entri anche un suo fedelissimo come il notaio Alfonso Colucci, candidato alla Camera, il quale compare nell’organigramma del M5S in qualità di “organo di controllo” con il compito di vigilare, tra le altre cose, sulle “deliberazioni degli Organi associativi”.

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