Parlamentari ‘pezzenti’ del bonus, Alessandro Sallusti: “A occhio questa è un’invenzione di quel genio di Rocco Casalino”

Tiene banco il caso dei furbetti del bonus, i parlamentari ancora sotto anonimato che hanno percepito i 600 euro destinati ad autonomi e partite Iva.

Tiene banco anche su Il Giornale, dove ne scrive Alessandro Sallusti. Il direttore riconosce lo scandalo, ma spiega come i sospetti per questa vicenda ricadano anche sul M5s: una mossa inscenata per orientare il referendum sul taglio dei parlamentari? Impossibile escluderlo. E nel suo fondo, Sallusti indica anche Rocco Casalino.

Lo fa in modo abbastanza esplicito. In un commento dal titolo “non scriviamo sotto dettatura”, dopo aver riassunto la vicenda, Sallusti scrive: “A occhio questa è una invenzione, ma non vorrei dargli troppi meriti, di quel genio di Casalino, braccio destro e stratega del premier nella comunicazione e non solo. Noi siamo i primi a essere indignati e a voler andare fino in fondo, ma nello stesso tempo non vorremmo farlo sotto dettatura di un signore, Pasquale Tridico dell’Inps, che potrebbe distillare nomi e sospetti per conto di un partito di governo”, sottolinea Sallusti, rendendo sempre più esplciti quelli che sono i suoi dubbi.

Dubbi, in verità, che covano in molti.

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