Ci sarebbe dovuto essere anche Jannik Sinner sulla Senna, venerdì sera a Parigi, in quella che il portabandiera azzurro alle Olimpiadi Gianmarco Tamberi ha definito non una cerimonia inaugurale ma “una figata”.
Com’è andata, purtroppo, lo sappiamo tutti: il tennista numero 1 al mondo ha dovuto rinunciare a Parigi 2024 per una tonsillite. Scelta controversa, che da un lato ha aperto il campo a complottisti e lanciatori di fango (sui social tutti a sparare a zero contro la fidanzata russa Anna Kalinskaya, anche lei assente a Parigi 2024 ma per altri motivi, e la loro paparazzatissima vacanza in Costa Smeralda) ma ha anche diviso gli atleti.
Da un lato, per esempio, Federica Pellegrini, ex nuotatrice e gloria olimpica dello sport italiano, ospite a Casa Italia ha regalato parole significative e piuttosto pesanti sul caso-Jannik: “A parte il problema di salute che spero risolva presto, secondo me c’è un approccio diverso alle Olimpiadi da sport a sport. Sinner ha i tornei dello Slam che valgono come un’Olimpiade per lui. Noi degli sport olimpici abbiamo i Giochi che valgono più di qualsiasi altra cosa”. Questione di palline, insomma: meglio non compromettere il prossimo grande impegno, gli Us Open, dopo aver vinto gli Australian Open e aver ceduto anche per noie fisiche al Roland Garros e a Wimbledon.
“È logico che lui debba prendere delle decisioni sicuramente diverse da quelle di un atleta che può concorrere alle Olimpiadi ogni quattro anni – riflette la Divina Fede -. Quindi è molto diverso da sport a sport”.
Schietta e diretta come suo solito Paola Egonu, la stella assoluta (e assai discussa) della pallavolo italiana. “Io avrei fatto lo stesso – ha spiazzato tutti – Credo che la salute sia sempre la cosa più importante di qualsiasi essere umano, quindi se in questo momento ha la tonsillite e il medico gli ha consigliato di non giocare, io avrei fatto la stessa cosa perché la vita è una”.