Dopo l’accaduto. Paolo Del Debbio fa una reprimenda alla violenza di Beppe Grillo contro un suo giornalista buttato per le scale e subito scatta la vendetta puerile dei grillini, che non hanno accettato gli inviti del conduttore di Diritto e Rovescio a rappresentare il Movimento in trasmissione.
Nella puntata di giovedì 17 settembre, infatti, il conduttore esprime rammarico per non avere in trasmissione qualcuno del M5s alla vigilia di un doppio appuntamento cruciale, referendum e Regionali. “Abbiamo mandato mail, abbiamo cercato di averli: non sono voluti venire”, premette il conduttore. Che è troppo navigato per non percepire cosa c’è dietro. Dunque, avanza il sospetto: “Io non so se è legato a qualcuno che gli ha consigliato di non farlo. Io dico questa cosa perché per me è sempre stato un piacere invitare i M5s e mai nessuno mi ha detto che lo ho trattato male in trasmissione. Abbiamo sempre rispettato le regole che vogliono per i talk-show”. Non lo nomina, ma non ci vuole Nostradamus per capire che questo “qualcuno” sia proprio Grillo.
Paolo Del Debbio manda un messaggio ai rappresentati del Movimento 5 Stelle#Drittoerovescio pic.twitter.com/kYcUIBTFLD
— Dritto e rovescio (@Drittorovescio_) September 17, 2020
Pertanto Del Debbio non può non aggiungere una considerazione: “Se poi qualcuno gli ha detto di non venire a noi dispiace. È nostro dovere, ci sono leggi da rispettare: all’Autorità garante per le comunicazioni manderemo copia delle mail inviate. Facciano quello che vogliono, però mi sembra abbastanza insensata”. Grillini smascherati e ridicolizzati. Sottomessi ai capricci di un comico fuori controllo.
In questa patetica scaramuccia contro Del Debbio non è difficile ipotizzare un diktat di Grillo non poco dall’intervento del conduttore durante la precedente puntata. Del Debbio non si fa certo condizionare da questa ripicca piccina e infantile: “A meno che non sia legata a quanto detto da me sul giornalista aggredito da Beppe Grillo. Ripeterei tutto – chiarisce senza lasciare alcun dubbio in materia- è un atto che un leader politico non può permettersi. Non lo può fare. Ha il diritto di mandarlo a fare in cu***, ma non di buttarlo giù dalle scale. Fate come volete, non venite. Il mio dovere è invitarmi e vi inviterò sempre. E non devo chiedere scusa io, ma Grillo al giornalista. E non lo ha ancora fatto”. Già, chiedere scusa non s’addice all’Elevato.
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