Ith24-Edizioni24
Siamo ai ferri corti tra il premier Giuseppe Conte e la cancelliera tedesca Angela Merkel. Al centro del dibattito questo famosissimo “Mes”. Il premier ha tirato troppo la corda illudendo gli italiani di poter contare qualcosa in Europa. Ma in cambio ha ricevuto solo pernacchie.
Infatti alla vigilia della presidenza tedesca dell’Union europea, che inizia mercoledì prossimo, Angela Merkel perde la pazienza nei confronti del governo italiano: “È uno strumento che può essere usato da tutti – ha messo in chiaro la cancelliera tedesca – non lo abbiamo attivato perché rimanga inutilizzato”.
Pronta la replica di Palazzo Chigi. “Rispetto le opinioni di Angela – ha replicato Conte credendo di avere la meglio – ma a far di conto per l’Italia sono io con il ministro Gualtieri, i Ragionieri dello Stato ed i ministri”.
Storia finita? No.
Difatti, la Merkel, in una intervista a La Stampa, parla di Mes: “È una decisione italiana. Non abbiamo messo a disposizione degli Stati strumenti come il Mes o Sure perché restino inutilizzati”. Quindi l’Italia si sbrighi o decido io. Più o meno questo il senso del discorso.
Ma il premier cerca di vendere autorevolezza quando non comanda nemmeno in casa sua: “Sul Mes non è cambiato nulla – ha messo in chiaro – rispetto le opinioni di Angela Merkel, ma a fare i conti sono io, con il ministro Roberto Gualtieri, i ragionieri dello Stato e i ministri”.
E ancora: “Lo Sure è un percorso già attivato, sul Mes non è cambiato nulla”.
Ora, dopo gli abbai di paura, resta da vedere solo quando il cagnolino Conte andrà a cuccia.