Occhio al “Gigante” di Capodanno. Non si tratta di una nuova variante Covid, ma di una nuova perturbazione

Passata l’ultima perturbazione (la terza) della serie, sull’Italia si aprirà una fase caratterizzata da un’importante anomalia meteo: l’anticiclone africano, ribattezzato per l’occasione “Gigante”, torna a farci visita dopo una lunga assenza ma lo fa nel periodo dell’anno in cui dovrebbe stare rintanato in Africa. Ecco quindi cosa accadrà a Capodanno.

Come prevedono gli esperti, da mercoledì 29 ma specialmente tra giovedì 30 e sabato 1° gennaio 2022, un’enorme bolla anticiclonica proveniente dal Nord Africa si estenderà sul Mediterraneo inglobando la Penisola Iberica e l’Italia con un clima assolutamente mite e fuori stagione con numerosi record storici a rischio. Le temperature massime potranno superare anche i 20 gradi soprattutto al Sud e sulla Sicilia con un primo antipasto già ieri in alcune zone dell’isola. Capodanno mite come non mai con anomalie termiche anche di 10 e più gradi.

Situazione leggermente diversa al Nord limitatamente alle zone di pianura: d’inverno, l’alta pressione fa rima con le nebbie. Le zone colpite da scarsa visibilità anche in pieno giorno vedranno un clima molto fresco, se non freddo, anche durante le ore centrali. Sulle Alpi e gli Appennini, invece, il clima sarà incredibilmente mite per il periodo con la tenuta del manto nevoso messo a dura prova dal soleggiamento e la risalita delle temperature.

Come dicevamo, l’aspetto rilevante sarà l’aumento termico: oltre 20°C al Sud, specie Calabria e Sicilia, picchi di 15-17 °C al Centro, situazione simile anche al Nord sulle città non colpite dalle nebbie nei giorni compresi tra il 29 dicembre e il 2 gennano, come minimo. Le anomalie, però, potrebbero durare a lungo: le ultime proiezioni indicano un periodo anticiclonico anche nei primi giorni di gennaio fin verso l’Epifania, che sarebbe clamoroso e con pochi precedenti nella storia meteorologica del nostro Paese. Tutto il gelo, per adesso, rimarrà confinato su Nord e Est Europa. La mitezza raggiungerà anche Spagna, Portogallo, Francia e in parte anche la Germania.

I modelli matematici ci dicono che, spingendoci sul lungo termine, un’attenuazione dell’ondata di calore si potrà avere soltanto dal 4-5 gennaio in poi con una discesa di aria fredda dall’Europa dell’Est pronta a interessarci intorno all’8-9 gennaio riportando un clima freddo e consono all’inverno grazie ad una perturbazione con piogge e nevicate a bassa quota. Come sempre accade in questi casi, la distanza temporale è tale che non si possono considerare previsioni ma vanno prese soltanto come una linea di tendenza per la fine del caldo anomalo che vivremo nei prossimi giorni.

Pubblicato da edizioni24

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