By Pasquale Aveta (per ith24)
Non lasciano spazio ad interpretazioni le affermazioni della ministra dell’agricoltura Teresa Bellanova (Quota Renzi), sulla scelta di regolarizzare oltre 600 migranti clandestini. Ad averli altri ministri così, che si battono per i diritti non dei migranti, ma degli italiani. Ma questo è un altro film. Cosa volete che importi ai politici degli italiani. Lì, non c’è business. E come disse un malavitoso in una recente intercettazione: coi migranti si fanno più soldi che con la droga.
Ma nulla c’entra la Bellanova, la sua è una battaglia sentita dal cuore, lontana da lacci e lacciuoli. Basti vedere da chi è stata nominata (Matteo Renzi), per rendersi conto che la battaglia intrapresa è ai fini umani. Però non ridete.
E a Radio Anch’io su Radio Rai 1, dichiara: “Pronta a tutto. Anche a lasciare. Dalla regolarizzazione dei migranti impiegati nei campi “dipende anche la mia permanenza nel governo”.
Un’altra pseudo minaccia?
Buonasera,
scusate se ve lo dico da Ignorante, Ormai siamo alla frutta povera Italia siamo quasi gli ultimi in classifica e la POLITICA che fa?
Il primo pensiero è : facciamo la sanatoria per i migranti invece di pensare a cio’ pensasse in primis ad aiutare i tanti Italiani che hanno lavorato tutta la vita, ed adesso non hanno neanche i soldi per fare la spesa o pagare le bollette o l’affitto.
Negli altri stai Europei la prima cosa che hanno fatto hanno concesso il bonus di 1500 €. a famiglia per il fabbisogno mensile,in Italia quattro spiccioli che non arrivano mai. Ai politici che guadagnano 100,000 euro al mese fate un atto di carita’, abbassatevi le pensioni gli stipendi i vitalizi e tutto cio che state r………
in questi periodi di pestilenza . Meglio che non continuo se no non so dove si arriva,
Egregio Signor Anonimo,
Lei afferma delle cose, a suo dire, da ignorante. Ma chi non è ignorante a questo mondo? Lo siamo
tutti. Se mi permette, con tutto rispetto, direi quanto segue: è ora di finirla di criticare i singoli politici che prendono iniziative politiche che comprendono gli interessi di una sola parte della popolazione. Essi fanno il loro lavoro e lo fanno bene. Lo dimostra il fatto che poi, alle prossime elezioni, essi sono rieletti.
Non esiste partito che si interessa degli interessi di tutti gli italiani. Il popolo italiano è eterogeneo.
Ognuno di noi, ha interessi personalizzati e come tale, esistono partiti e partiti. Ognuno di questi, si interessa di una classe di italiani. C’è chi si interessa della classe più forte, c’è chi si interessa dei meno forti.
Se i suoi interessi sono quelli di aiutare i tanti italiani che hanno lavorato tutta la vita, cioè i pensionati o coloro che hanno problemi di pagare le bollette o l’affitto, si iscriva al partito PD o a quello dei 5 stelle. Sempre con tutto rispetto per la sua cortese persona, ribadisco che dobbiamo smetterla di parlare come hanno fatto gli altri stati europei per affrontare i problemi che lei cita.
L’Italia è una sola! Con i suoi pregi e difetti. E diciamolo pure, con le sue molteplici teste vuote.
I pochi cervelli che nascono e si formano in Italia, vanno all’estero. Lasciando l’Italia in balia delle onde.
L’Italia è piena di debiti! Non lo dimentichi. Essa non può elargire più soldi. L’unica cosa che il popolo italiano dovrebbe fare, è diminuire i propri bisogni, eliminando gli sprechi inutili.
Per quanto riguarda lo stipendio dei politici, condivido pienamente.
A mio parere, per risolvere il problema Italia, si dovrebbero ridurre la burocrazia che sta strangolando il popolo italiano e lo mette nelle mani dei cinesi, i quali si stanno comprando le aziende italiane.
Di tutto questo, il governo italiano ne è consapevole. Ma, il medico Conte che con i suoi decreti ha prescritto una terapia che a suo dire è la soluzione dei problemi degli italiani. Ma, dall’altra, ha emesso delle regole specifiche che non permettono agli italiani di sottoporsi alla stessa terapia che lui ha prescritto, in quanto, i requisiti richiesti dalla burocrazia sono tali che gli stessi italiani sono messi in condizioni tali che non possono accedere alla terapia del Signor Conte.
In conclusione, il dott. Conte ha fallito nella sua professione di medico-primo ministro!
Cosi facendo, mi esprimo da semplice cittadino, Conte dovrebbe dimettersi! In quanto con i suoi decreti ha dimostrato ancora una volta di non essere stato competente. Prima di emettere i decreti, doveva pensare ad abbattere i paletti che lui stesso ha innalzato.
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