Nuove accuse per Alberto Genovese. Il quadro si complica: “Stuprò una 23enne a Ibiza come ha fatto con la 18enne di Milano”

Nuove accuse di stupro per Alberto Genovese, l’imprenditore campano, in carcere per avere drogato e violentato una diciottenne nel suo attico di Milano. Nei giorni scorsi un’altra ragazza ha denunciato il fondatore di Facile.it, per lo stesso motivo. Il Corriere della sera racconta che la nuova accusatrice ha 23 anni. La giovane ha detto agli inquirenti di essere stata violentata da Genovese a Ibiza lo scorso luglio.

La denuncia è antecedente allo stupro del 10 ottobre a Milano. Risale, infatti, a diverse settimane fa. Nel giro delle persone che da anni affollano le feste di Terrazza Sentimento già circolava a mezza voce il racconto della violenza subita da una modella. Lo stupro sarebbe avvenuto durante uno dei party sfrenati a base di alcol e droga. La 23enne si è quindi recata dalla polizia ed è stata ascoltata dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Milano. Nel corso della deposizione, è emerso che la giovane è stata ospite di Alberto Genovese a luglio, presso Villa Lolita. Una spettacolare villa con piscina presa in affitto da Genovse sull’isola di Ibiza. Lì l’uomo l’avrebbe drogata, seviziata e stuprata.

La sua testimonianza è stata una delle tante raccolte dagli uomini della Squadra Mobile di Milano. Appare nelle 28 pagine di ordinanza con cui il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano, Tommaso Perna, aveva convalidato il fermo di Genovese. L’imprenditore al momento è nel carcere di San Vittore. I fatti raccontati dalla 23enne sono “sostanzialmente sovrapponibili” per il giudice a quelli descritti dalla 18enne che per prima ha denunciato l’imprenditore e dimostrano un modus operandi consolidato. “Dalla narrazione della ragazza – osserva infatti il giudice Perna – emerge che Genovese sia solito organizzare feste nelle quali la sostanza stupefacente viene messa a disposizione degli invitati, e che egli abusa sessualmente delle donne drogandole a loro insaputa”.

Ieri pomeriggio, invece, i legali della diciottenne hanno rinunciato al mandato. La decisione è maturata dopo una puntata di Quarto Grado’ nella quale si parla di un pranzo tra la ragazza e alcuni membri dell’entourage dell’imprenditore. “Le notizie, vere o false che siano, lette unitamente ad una ulteriore serie di circostanze, hanno fatto assumere a me ed al collega Macrì la determinazione di non volere più far parte della difesa della persona offesa. Ed ai medici che hanno fin ora seguito la ragazza di non voler piú occuparsi del caso”. Lo fa sapere, tramite una nota, l’avvocato Luca Procaccini che assieme a Saverio Macrì è stato fino a ieri il difensore della 18enne che ha denunciato di essere stata violentata il 10 ottobre scorso dall’imprenditore ed ex re delle start-up, Alberto Genovese, ora in carcere.

Pubblicato da edizioni24

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