Notte, ma anche da stamattina si intensificano i bombardamenti nei sobborghi di Kiev: si stringe la morsa delle forze russe sulla capitale

Con le truppe russe che continuano ad avanzare verso Kiev, le sirene d’allarme continuano ad ululare in diverse città ucraine: proprio a partire dalla capitale. Massicci  bombardamenti hanno squarciato la notte nei sobborghi di Kiev. A LeopoliCheraskyKharkiv… Mentre le immagini satellitari mostrano le forze di Mosca che si avvicinano progressivamente a Kiev con il ricorso all’artiglieria pesante. Non solo. Le autorità ucraine continuano a denunciare raid della Russia a Mykolaiv, dove sono stati danneggiati un ospedale per la cura di malati oncologici e alcuni edifici residenziali, anche se nessuno tra le centinaia di pazienti presenti nel nosocomio è rimasto ucciso nell’attacco.

Secondo fonti del Pentagono, nelle ultime 24 ore si è invece avvicinato di più a Kiev il fronte dell’avanzata russa che si muove da nord. Ed ora si trova «tra i 20 ed i 30 chilometri» dal centro della città. Mentre quello che si muove da Est si sta riposizionando intorno a Sumy, a circa 15 chilometri dal centro della capitale. Nel sedicesimo giorno di guerra si intensifica l’attacco della Russia all’Ucraina. E mentre l’Ue decide di imporre nuove sanzioni. E arrivano aggiornamenti relativi all’avanzamento delle truppe di Mosca, sempre più vicine a Kiev. La situazione a Mariupol è drammatica: le vittime civili, lì, sarebbero circa 1600. Ma nella serata di ieri le forze russe hanno infierito con pesanti bombardamenti anche intorno alla città di Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. I video dei social media hanno mostrato incendi nella regione. Con Vitaliy Kim, capo dell’amministrazione regionale, che ha parlato di «ostilità vicino a Guryivka», a nord della città.

Nel frattempo, il ministro degli Esteri ucraino, Dmitro Kulebaha smentito le aperture del presidente russo, Vladimir Putin, che aveva parlato di passi avanti nei negoziati tra Kiev e Mosca, assicurando che le trattative non hanno al momento prodotto alcun risultato. «Mi risulta difficile capire a quale tipo di progresso si riferisca il presidente Putin perché i negoziati hanno fatto registrare zero progressi», ha affermato Kuleba in un’intervista a Bloomberg. Kuleba però ha ribadito la disponibilità del suo paese a discutere di una dichiarazione di neutralità. «Se non possiamo essere membri della Nato, possiamo costruire qualcosa di simile alla Nato intorno a noi. Paesi che possono dare garanzie di sicurezza all’Ucraina», ha dichiarato il ministro, facendo riferimento ad organismi regionali di sicurezza. L’ultimo aggiornamento di guerra dal fronte ucraino, infine, è quello del presidente ucraino Zelensky: che in un videomessaggio ha affermato che le forze ucraine hanno fatto prigionieri migliaia di soldati russi. Concludendo con un appello: «Madrirusse, non mandate i vostri figli in guerra contro l’Ucraina ».

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