By Bartolo Dell’Orto
Giuseppe Cruciani torna all’attacco di Vasco Rossi. E lo fa durante il Tavolo per due in onda a Quarta Repubblica nel consueto appuntamento con Nicola Porro. I due conduttori parlando di tutto: del fango tirato addosso a Re Felipe a Valencia, del cambiamento climatico, di Antonio Scurati finto censurato, delle elezioni americane e anche di Blasco, il cantante ex ribelle ora diventato “un po’ mainstream”.
Nei giorni scorsi, Vasco Rossi ha dedicato un post a suo padre che è stato prigioniero in un campo di concentramento a Dortmund durante il nazismo. Legittimo. E anche toccante. Se non fosse che nel testo sostiene che i neonazi siano “tornati” come “lupi travestiti da agnelli” con “i loro deliri”, “i loro dileggi”, “la loro propaganda” e “la stessa ignoranza”.
Tutti, ovviamente, ci hanno visto un riferimento all’attuale governo e alla maggioranza di centrodestra che governa l’Italia. Tanto che da FdI si sono levati cori di protesta contro le parole del famoso cantante. Cruciani innanzitutto sgombera dal campo ogni possibile dubbio: è vero che Vasco non cita mai né FdI né Giorgia Meloni, ma per il conduttore della Zanzara il riferimento è “chiaro”. “Non ha avuto nemmeno il coraggio di dire che questi che stanno intorno alla Meloni sono tornati e sono nazifascisti”, dice Cruciani. “Non ha manco il coraggio di andare fino in fondo”.
Nicola Porro ricorda che anche durante il Covid, Blasco “ne diceva una peggio dell’altra”. “Dobbiamo omaggiare un grande artista? – risponde Cruciani – Ma chi se ne frega. Nessuno tocchi il padre di Vasco Rossi. Ma il collegamento tra il nazifascismo di allora e quello di adesso è ridicolo. Non è da Vasco Rossi”. Poi l’affondo: “Forse noi attribuiamo troppa importanza al cantante a livello di intelligenza. Non so se è così intelligente come uno può immaginare. Non sto dicendo che è imbecille.
Ma questa cosa mi fa dubitare della sua intelligenza che pensavo fosse una caratteristica di Vasco Rossi”. Per Porro, invece, è “anche peggio”: “Tutte le sue canzoni, nella nostra epoca erano la rottura dell’establishment mentre ora è imbarazzante. Ti aspetti da lui una rottura estrema, non questa roba”.