Nobel, lacrime amare per Greta: premiato World Food programme per la lotta contro la fame

Niente Nobel per la Pace a Greta Thunberg e all’Oms. Il comitato norvegese dei Nobel, secondo quanto riportato dall’agenzia Adnkronos, ha conferito il premio Nobel per la pace al World Food Programme (Wfp,) agenzia Onu con sede a Roma, per essere “una forza efficace nella lotta alla fame”, sottolineando il ruolo che sta avendo anche in questo momento di aumentate sfide a causa dell’epidemia di Covid, e rimarcando il fatto che oggi “la necessità di solidarietà internazionale è più evidente che mai.

Fino a quando non si avrà un vaccino, il miglior vaccino contro il caos è garantire che ci sia cibo”.

Come nota il Corriere della Sera, niente riconoscimento dunque per la giovane attivista svedese Greta Thunberg che, con il suo movimento Fridays for Future, era la più quotata nei pronostici della vigilia. Tra gli altri nomi circolati nei giorni scorsi c’era anche l’Oms e le associazioni per la difesa della libertà di stampa come Reporters Sans Frontières.

Secondo quanto riferisce il comitato organizzatore del premier, quest’anno sono stati presi in considerazione per il premio 318 candidati, di cui 211 individui e 107 organizzazioni. Lo scorso anno il premio Nobel per la pace era stato assegnato al premier etiope Abiy Ahmed per i suoi sforzi nel raggiungimento di un accordo di pace tra il suo paese e l’Eritrea.

Con 86,7 milioni di persone assistite in circa 83 Paesi ogni anno, il World Food Programme (Wfp), la cui sede è a Roma, è la principale organizzazione umanitaria e agenzia delle Nazioni Unite impegnata a salvare e cambiare le vite, fornendo assistenza alimentare nelle emergenze e lavorando con le comunità per migliorarne la nutrizione e costruirne la resilienza. Come riporta il sito web dell’agenzia dell’Onu, la comunità internazionale si è impegnata a sconfiggere la fame, raggiungere la sicurezza alimentare e migliorare la nutrizione entro il 2030, eppure, nel mondo, una persona su nove ancora non ha cibo a sufficienza. L’assistenza alimentare e quella nelle aree affini è decisiva per spezzare la spirale di fame e povertà.

Pubblicato da edizioni24

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