Naufragio in Calabria, Giorgia Meloni: “È criminale metterli in mare. Impediremo le partenze”

“Profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini”. Con parole nette il presidente del Consiglio Giorgia Meloni commenta il naufragio di migranti in Calabria sottolineando che “si commenta da sé l’azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l’illusione di un’immigrazione senza regole”. Il governo, aggiunge, “è impegnato a impedire le partenze e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione agli Stati di partenza e di provenienza”.

“È criminale – afferma ancora il presidente del Consiglio Meloni sul naufragio – mettere in mare una imbarcazione lunga appena 20 con ben 200 persone a bordo e con previsioni meteo avverse”. Ed è “disumano scambiare la vita di uomini, donne e bambini col prezzo del ‘biglietto’ da loro pagato nella falsa prospettiva di un viaggio sicuro”.

Sono 57 i migranti complessivamente tratti in salvo dal naufragio avvenuto all’alba di oggi in località Steccato del comune di Cutro, una ventina di chilometri da Crotone.

Il naufragio è avvenuto poco prima del cinque di domenica mattina, l’allarme alle forze di polizia è stato lanciato da un pescatore che transitava nella zona ed ha notato l’imbarcazione già distrutta e i primi corpi galleggiare in acqua. I cadaveri sono stati allineati sulla battigia, coperti da lenzuola, vicino ai pezzi di legno che rimangono del vecchio motopschereccio andato in frantumi.

Tra i superstiti tanti giovani: neonati e bambini più piccoli sarebbero invece morti annegati quando il barcone sul quale viaggiavano tra i 150 e i 180 migranti, è stato sbattuto contro gli scogli dal mare in tempesta. Un bambino e un neonato sono finora tra i morti accertati, a quota 43. Ma la conta delle vittime è destinata ad allungarsi. I dispersi sarebbero circa 70.

“Il naufragio avvenuto al largo delle coste calabresi mi addolora profondamente e ci impone innanzitutto il profondo cordoglio per le vite umane spezzate. È una tragedia immane che dimostra come sia assolutamente necessario contrastare con fermezza le filiere dell’immigrazione irregolare, in cui operano scafisti senza scrupoli che pur di arricchirsi organizzano questi viaggi improvvisati, con imbarcazioni inadeguate e in condizioni proibitive. È fondamentale proseguire in ogni possibile iniziativa per fermare le partenze e che non vengano in alcun modo incoraggiate traversate che, sfruttando il miraggio illusorio di una vita migliore, alimentano la filiera dei trafficanti e determinano sciagure come quella di oggi”. Lo dichiara il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.

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