Nassiriya, il ricordo 19 anni dopo. Meloni: “Il sacrificio dei caduti è patrimonio nazionale e internazionale”

Diciannove anni fa la strage di Nassiriya. Era il 12 novembre 2003 quando un attentato terroristico alla base italiana in Iraq uccise 19 italiani. Le immagini delle loro bare avvolte nel tricolore commossero il mondo.

«L’anniversario della strage di Nassiriya, come accade ogni anno, rinnova il dolore di una ferita mai rimarginata. Una sofferenza, però, sempre accompagnata da un grande orgoglio per l’eroico sacrificio di mio padre che, come i suoi commilitoni caduti nello stesso eccidio, era consapevole del pericolo che correva, ma non si è sottratto all’esercizio del dovere fino in fondo, fino all’estremo sacrificio». Così Marco Intravaia, figlio del vicebrigadiere dei carabinieri Domenico, ricorda la strage del 12 novembre 2003, durante le commemorazioni per il diciannovesimo anniversario.

«A volte, quando lo sconforto prende il sopravvento – aggiunge –, mi chiedo il perché di quanto accaduto e perché proprio a me. Ma poi penso a mio padre e a tutti gli altri caduti all’estero nella lotta al terrorismo e so che rifarebbero le stesse scelte, perché soltanto facendo bene il proprio dovere e servendo con fedeltà lo Stato, potremo donare un mondo e una società migliori ai nostri figli. I caduti a Nassiriya, così come tutti coloro che hanno immolato la vita alla Patria, possono essere definiti eroi. Eroi di oggi. Eroi che sono padri, figli e mariti con le loro fragilità e paure, ma che non si lasciano mai sopraffare da esse, onorando, quotidianamente, il giuramento prestato alla Repubblica», conclude Intravaia.

Tanti i messaggi della politica e delle istituzioni. In primis quello del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. «Nella Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, a nome di tutto il governo rivolgo il più sentito e commosso ricordo a tutti i caduti italiani, civili e militari, che hanno sacrificato la propria vita operando, con onore e dedizione, fino all’estremo sacrificio, nei teatri operativi nei quali l’Italia è stata impegnata nel mondo».

Poi il ricordo della strage di Nassiriya. «Il 12 novembre 2003 è una data che rimarrà, insieme ad altre, scolpita per sempre nel cuore e nella mente degli italiani. In quella tragica giornata – sottolinea il presidente del Consiglio – persero la vita in Nassiriya diciannove italiani, militari e civili impegnati, insieme ad alcuni operatori iracheni, nella missione di pace Antica Babilonia. È questa una data che ha segnato indelebilmente le nostre coscienze. Per questo, ogni anno, il 12 novembre assurge a ricordo non solo delle vittime di Nassiriya, ma di tutti i caduti italiani, civili e militari, nelle missioni internazionali».

Meloni ricorda che «l’Italia repubblicana svolge, dagli anni Cinquanta, missioni internazionali nei teatri operativi, anche quelli più complessi, nei quali le nostre Forze Armate, accanto al personale civile, rappresentano con la loro professionalità e umanità una garanzia di sviluppo democratico e di pace. A tutt’oggi sono in corso varie missioni che vedono impegnati in prima linea i nostri uomini e donne per garantire la pace, la sicurezza e il rispetto dei diritti umani in contesti difficili che comportano l’assunzione di grandi rischi e responsabilità. Il sacrificio dei nostri caduti – conclude il presidente del Consiglio – è un patrimonio della comunità nazionale e internazionale e il loro ricordo è un impegno che tutti dobbiamo onorare, con deferenza e riconoscenza».

In campo anche Ignazio La Russa. «In occasione della Giornata dedicata al ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace desidero rivolgere il mio pensiero a tutti coloro che animati da altissimo senso del dovere hanno perso la vita al servizio dell’Italia e della comunità internazionale per la stabilizzazione delle aree di crisi e per combattere il pericolo del terrorismo». Sono le parole del presidente del Senato, Ignazio La Russa che poi continua:  «Sono trascorsi diciannove anni dalla indimenticata e indimenticabile strage di Nassiriya e, ancora oggi come allora, è forte il dolore di tutti noi al ricordo di quelle devastanti immagini. L’istituzione della “Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace” salda in un unico grande abbraccio la nostra Nazione agli uomini e alle donne in divisa. A tutti loro e ai tanti che in Italia e nel mondo servono la Patria in armi, giunga la mia stima e la mia gratitudine».

Dal canto suo, il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida afferma: «In silenzio, ricordando le vittime del vigliacco attentato di Nassiriya, onoriamo il sacrificio dei nostri caduti. Ringraziamo per il loro esempio quanti ogni giorno difendono la nostra sicurezza, mettendo a rischio la loro stessa vita».

«Ricordiamo chi ha perso la vita in nome della libertà e della democrazia», ha scritto su Twitter il ministro degli esteri, Antonio Tajani. «Chi ha tenuto alto il Tricolore in tutte le missioni internazionali per la pace. Oggi in particolare rendiamo onore ai caduti di Nassiriya».

Anche il ministro dell’Università e della ricerca Anna Maria Berniniha fatto sentire la sua voce. «Nel giorno del diciannovesimo anniversario della strage di Nassiriya il nostro commosso pensiero va ai militari italiani caduti sotto i colpi della barbarie terroristica mentre erano impegnati in una missione di pace. Ancora oggi l’Italia ha un debito di riconoscenza nei loro confronti e di tutti i nostri soldati impegnati in ogni scenario internazionale in nome dei valori della libertà e della democrazia. Per questa ragione sento il dovere di esprimere un sentimento di gratitudine verso le donne e gli uomini delle forze armate italiane che si sacrificano quotidianamente nelle missioni internazionali, offrendo un contributo fondamentale per riportare la pace e affermare i diritti fondamentali in aree difficili. È grazie al coraggio – conclude –  al valore e all’abnegazione dei suoi militari che l’Italia è e sarà sempre in prima linea per contribuire a costruire un mondo migliore».

Dal canto suo, il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti afferma: «Nel giorno della diciannovesima ricorrenza della infame e vile strage di Nassiriya, ricordiamo con onore i nostri caduti uccisi in Iraq. A loro e a tutti i servitori della Patria, la nostra riconoscenza e gratitudine per difendere ogni giorno pace, libertà e confini. Noi non dimentichiamo».

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