Mps, il giallo del telefono di David Rossi: usato dopo la sua morte, rimbalza…

Sulla morte di David Rossi, responsabile della comunicazione di Mps, le indagini sino ad ora non hanno fatto emergere nulla di rilevante. La tesi ufficiale è che l’uomo si sia tolto la vita gettandosi dalla finestra del suo studio. Ma ci sono ancora tante cose che non tornano. Una, particolarmente grave, emerge a distanza di sette anni dalla morte di Rossi. Qualcuno utilizzò il suo telefono cellulare dopo la sua morte. Telefono che era stato posto sotto sequestro. Lo utilizzò, come scrive il Settimanale Giallo, per inviare due email. Ma c’è ancora di più, e si tratta di un particolare non meno inquietante. Dal telefonino furono cancellate diverse chiamate e messaggi, quasi trecento in tutto. Non sapremo mai cosa ci fosse scritto o a chi fossero indirizzate, perché dopo tre anni le compagnie telefoniche cancellano gli archivi e, quindi, non si può fare luce su questa pista. Chissà, magari alcuni di quei messaggi avrebbero potuto fornire qualche dettaglio utile all’inchiesta, svelando qualche retroscena. Non lo sapremo mai. E c’è da chiedersi: chi ha cancellato quei dati? Sicuramente non lo avrà fatto a caso o per sbaglio.

Questi particolari, davvero sorprendenti, emergono dopo oltre sette anni dalla morte di David Rossi. Possibile, come sembra, che il cellulare non fosse mai stato analizzato attentamente? E chi ha scoperto le e-mail inviate, i messaggi e le chiamate cancellati? È stata la procura di Genova, che ha aperto un fascicolo indagando sui magistrati senesi, dopo le rivelazioni sui presunti festini hard di cui aveva parlato, per primo, l’ex sindaco di Siena Piccini, e poi un escort omosessuale. Bisogna dire che, nel frattempo, la procura di Siena dopo aver archiviato l’inchiesta sulla morte di Rossi aveva restituito alcuni reperti alla famiglia, tra cui il cellulare. Carolina Orlandi, figlia della moglie di Rossi (Antonella Tognazzi), avendo saputo che la procura di Genova aveva aperto un nuovo filone d’inchiesta, si è presentata dagli inquirenti per consegnare il telefonino. Dopo averlo analizzato i periti hanno fatto la clamorosa scoperta.

C’è anche un altro aspetto che potremo definire strano. Sui presunti festini hard, a cui avrebbero partecipato diversi vip di Siena, la procura di Genova aveva sentito un magistrato senese. Nel verbale, a cui era allegato un file audio (da cui si sentiva il pianto del magistrato interrogato), era sparito dalle carte. Ufficialmente era andato smarrito durante un trasloco. Poi per fortuna è stato ritrovato.

Un’altra stranezza ancora era già emersa tempo fa durante una puntata di Quarto Grado (Rete 4). Gli hard disk del pc di Rossi furono analizzati? No perché illeggibili, come dichiarato dalla procura di Siena. Qualcuno ipotizzò che quegli hard disk potessero contenere materiale molto utile all’inchiesta, forse dei video compromettenti che un amico avrebbe consegnato a Rossi. L’avvocato Paolo Pirani, difensore del fratello di Rossi, Ranieri, chiese di potere accedere ai dati del pc, per cercare di indagare su quei file. Ma gli risposero che era impossibile, proprio perché i dati risultavano illeggibili.

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