Morto Franco Battiato: l’Italia piange un grande artista

“E guarirai da tutte le malattie: perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te. Ciao, Franco Battiato”. Con questo tweet che cita le parole del brano La Cura, padre Antonio Spadaro direttore di Civiltà Cattolica è stato il primo a dare l’estremo saluto al cantautore siciliano, morto a Milo in provincia di Catania, dov’era nato il 23 marzo 1945.

Il cantautore siciliano si era ritirato dalla scena pubblica dal 2019 per una grave malattia. Una condizione che lo aveva costretto a restare lontano dalle scene.  “Quello che mi sento di dire è che stiamo assistendo mio fratello come merita”, dichiarò Michele Battiato, fratello di Franco, oltre un anno fa, “è circondato dall’affetto degli amici più cari e dei parenti”. Oggi la famiglia ha annunciato che “le esequie si terranno in forma strettamente privata. La famiglia ringrazia tutti per le innumerevoli testimonianze di affetto ricevute”.

Battiato era nato a Jonia il 23 marzo del 1945. Nella sua carriera ha spaziato tra una grande quantità di generi, dalla musica pop a quella colta, toccando momenti di avanguardia e raggiungendo una grande popolarità. Non solo cantautore, ma anche compositore, musicista, regista e pittore.

Artista raffinato, cantante popolare e poeta, Battiato è stato un punto di riferimento per la cultura popolare italiana. Dalle prime esperienze musicali a Milano, dal suo primo contratto discografico ottenuto grazie al suo grande amico Giorgio Gaber che tra l’altro, insieme a Caterina Caselli, (i due conducevano il programma “Diamoci del tu”) ha ospitato, nel 1967, la sua prima apparizione televisiva.

Lungo quasi mezzo secolo, Franco Battiato ha costruito un percorso davvero unico e irripetibile nel panorama musicale italiano. Un ironico libero pensatore che ha praticato l’arte della provocazione e che ha avuto pure una breve esperienza (non retribuita) come assessore alla Regione Sicilia con la giunta Crocetta, durata da novembre 2013 a marzo 2014 e finita in modo burrascoso.

Se ne va uno dei più grandi cantautori della storia della musica italiana, che ha regalato capolavori senza tempo da “Centro di gravità permanente” a “La cura” e che, nel corso della sua prolifica carriera, aveva spaziato nel cinema e nella pittura.

Nel corso della sua lunga carriera, iniziata nel 1965, Battiato ha infatti spaziato attraverso innumerevoli generi musicali, dalla musica classica all’elettronica, dal rock alla musica leggera, dalla musica etnica all’opera lirica. Ecco le sue dieci canzoni più popolari, nella sterminata produzione discografica, in una selezione che sacrifica ovviamente altri capolavori. Ma che rende l’idea della grandezza dell’artista.

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