Modena, la baby sitter del bimbo caduto dal 2° piano confessa la sua malattia: “L’ho lanciato, ero in catalessi”

«Ho preso Tommaso e l’ho lanciato dalla finestra, non so perché l’ho fatto, ho avuto un malore, una sorta di catalessi». Monica Santi, la baby sitter 32enne arrestata martedì dopo la caduta di un bimbo di 13 mesi dal secondo piano, a Soliera, in provincia di Modena, ha confessato che non si è trattato di un incidente. La donna ha reso dichiarazioni spontanee di fronte al giudice durante l’udienza per la convalida dell’arresto in carcere, rispetto al quale la difesa non ha chiesto misure alternative.

Il bimbo, ricoverato all’ospedale Maggiore di Bologna, resta in terapia semi-intensiva, in condizioni gravi e con prognosi riservata, anche se non sarebbe in pericolo di vita. Subito dopo averlo lanciato dal secondo piano, la baby sitter, che era in servizio presso la famiglia da gennaio, è scesa al piano di sotto dicendo alla colf che «il bambino ora è libero».

«L’ho dovuta ripetere più volte alla donna delle pulizie per far capire che il bambino era sul retro», ha raccontato ancora la baby sitter al giudice, secondo quanto riferito dal Resto del Carlino. «Poi – ha proseguito – non ho capito più nulla. Ho avuto insoddisfazioni lavorative a fine giugno, ero impiegata amministrativa in azienda e a seguito di quell’insuccessoho avuto una crisi. Mi sentivo sola, non accettata».

Per la 32enne, secondo quanto emerso, sarà disposta una perizia psichiatrica. «A breve ci sarà incidente probatoriocon incarico al perito. Sarà da capire – ha spiegato l’avvocato d’ufficio Francesca Neri – se le problematiche psico sociali abbiano influito sul gesto appunto. Il Pm ha chiesto la misura cautelare carceraria. E non mi sono opposta perché ritengo che in questo momento sia maggiormente tutelata in carcere che non all’esterno. Il giudice si è riservato sulla decisione».

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