Missili russi su Zaporizhzhia. Zelensky: “A rischio catastrofe nucleare”

Ancora terrore e morte a Zaporizhzhia: sulla città, vicino alla quale sorge la più grande centrale nucleare di Europa, piovono missili. E alla fine, è di un morto e sette feriti il bilancio di un attacco – l’ennesimo – che la Russia ha lanciato nella notte e durante il quale un razzo russo avrebbe colpito una zona residenziale, provocando un incendio in un palazzo. È il governatore dell’oblast di Zaporizhzhia, Oleksandr Starukh, citato dal Kyiv Independent, a dare la notizia che aggiorna gli eventi bellici all’ultimo raid militare su quel martoriato quadrante dell’Ucraina.

Gli Stati Uniti, tra i primi a seguire da vicino gli eventi nel Donbass, sono tornati ad alzare i toni contro Mosca: «Non riconosceremo mai» i territori dell’Ucraina che la Russia intende annettersi con referendum “farsa”. A ribadirlo è il presidente americano degli Stati Uniti, Joe Biden, mentre proseguono le operazioni di voto nelle aree di Kherson e Zaporizhzhia. «I referendum della Russia sono una farsa. Un pretesto falso per tentare di annettere parti dell’Ucraina con la forza, in flagrante violazione del diritto internazionale. Inclusa la Carta delle Nazioni Unite», ha dichiarato Biden in un comunicato diffuso dalla Casa Bianca.

Non solo. Il presidente Usa ha precisato che lavorerà con i suoi alleati per imporre «rapidi e severi costi economici aggiuntivi alla Russia». E ha anche confermato che fornirà assistenza militare all’Ucraina, in modo che possa difendersi «coraggiosamente» dall’invasione russa.

E naturalmente, nelle ore che seguono l’ultimo attacco russo ha parlato anche Zelensky, tornato a lanciare ancora una volta l’allarme sulla situazione nell’impianto nucleare di Zaporizhzhia. In un’intervista concessa a diverse testate, tra cui Ouest-France, il presidente ucraino ha ribadito: c’è «un rischio di catastrofe nucleare» in quella centrale occupata dai russi da diverse settimane. Putin ha nuovamente minacciato mercoledì di ricorrere alle armi atomiche, ma «il mondo non glielo consentirà», ha detto Zelensky.

Ammettendo che «nessuno sa ciò che Putin farà domani. Per lui, dire la verità o mentire, è più o meno la stessa cosa». Del resto, sottolinea ancora Zelensky, «ieri Putin ha detto che voleva una soluzione diplomatica. Oggi avvia la mobilitazione. Domani dirà di volere un dialogo ». Anche per questo, a detta di Zelensky, «non sarà un accordo che funzionerà con Mosca. Ma la capacità di rispondere con la forza. Bisogna dar prova di forza e isolare la Russia».

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