By Massimo Balsamo
Elon Musk è un fiume in piena. Il visionario imprenditore è stato al centro del dibattito politico odierno per aver stroncato la magistratura italiana in relazione al braccio di ferro con il governo Meloni sul trattenimento dei migranti nei Cpr in Albania. Affermazioni stigmatizzate dalla sinistra e ovviamente anche dalle ong, compresa Sea Watch: la portavoce Giulia Linardi ha accusato mister Tesla di“minacciare il sistema giudiziario italiano”
. La sua replica è stata a dir poco tranchant: “Sea Watch è un’organizzazione criminale”.
These judges need to go”
, ossia “Questi giudici se ne devono andare”
, le parole di Musk che hanno scatenato il finimondo. Come gli alleati della sinistra, le ong hanno biasimato l’affondo del patron di X, il j’accuse della Linardi è stato muscolare: “Trovo le parole di Elon Musk un’intimidazione gravissima, trovo gravissimo che i mezzi di comunicazione vengano controllati e utilizzati per minacciare la nostra giustizia, che il governo dovrebbe proteggere invece di associarsi a queste minacce”.
Ma non solo. Nella sua filippica, la portavoce di Sea Watch ha attaccato il governo per aver utilizzato un approccio ricattatorio nei confronti di Tirana: “Di fatto l’accettazione di questo accordo è il prezzo da pagare per l’Albania per poter entrare a far parte della famiglia europea”.
“Non è certo questo il modo in cui dovrebbero essere gestite le relazioni internazionali” ha aggiunto la Linardi: “A partire dal primo accordo del 2016 tra Unione Europea e Turchia, quelle sul tema migranti sono politiche che vanno a delegare le responsabilità sulla protezione delle persone a Stati terzi, al di fuori dell’Unione Europea, senza fare necessari passi avanti all’interno dell’Unione Europea rispetto alla gestione di questo fenomeno”.
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