Meloni senza troppi giri di parole: “basta andare avanti a colpi di fiducia, è un’umiliazione del Parlamento”

Il governo intende andare avanti con “ritmi europei”. Così li definisce Repubblica. Si tratta in realtà del trito e ritrito ricorso al voto di fiducia, che Draghi vuole adottare dopo la strigliata dei giorni scorsi ai partiti di maggioranza.

“Il governo, con il Parlamento – scrive il quotidiano –  starebbe già studiando come porre rimedio, sia su Ilva che sul tetto al contante innalzato dal centrodestra, contro il parere dell’esecutivo, da 1000 a 2000 euro. Le correzioni potrebbero non arrivare subito, visto che il decreto Milleproroghe è in scadenza. E sarà blindato con due voti di fiducia, in settimana, prima alla Camera poi al Senato. Ma l’intenzione è tenere la barra “dritta” sui provvedimenti. Anche in vista di temi cruciali come fisco e concorrenza”.

Il Messaggero conferma che per Draghi vi sono “dossier «irrinunciabili» e dunque immodificabili anche a colpi di fiducia, per realizzare il core business del governo: l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) da oltre duecento miliardi. Il primo è la legge sulla concorrenza, che include le nuove norme sulle concessioni balneari. Gli altri sono la delega fiscale, la riforma della giustizia, il codice degli appalti”.

“Apprendiamo dalla stampa – è il commento di Giorgia Meloni – che il governo avrebbe intenzione di apporre la fiducia. in Parlamento per blindare alcuni provvedimenti e impedire che siano modificati. Tra questi la riforma della giustizia, la delega fiscale che contiene anche la riforma del catasto, il ddl concorrenza con le nuove norme sulle concessioni balneari e il codice degli appalti. Un clamoroso segno di debolezza del premier Draghi e della sua maggioranza, che pur contando sul 95% delle forze in Parlamento è dilaniata e non riesce ad andare d’accordo su nulla”.

“Non solo: è l’ennesima umiliazione -avverte Meloni – del ruolo delle Camere nella nostra democrazia, umiliate da un Esecutivo che governa a colpi di fiducia e calpestando ogni regolamento. Alla faccia del richiamo del Presidente Mattarella sulla centralità del Parlamento, applauditissimo dagli stessi che ogni giorno dimostrano di fregarsene. Come FdI pretendiamo rispetto per il Parlamento e ci auguriamo che il Governo smentisca questa notizia”.

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